Nel gioco del rugby il cartellino giallo espelle temporaneamente dalla partita un giocatore, consentendogli poi di rientrare in campo. Sospesi per brevi o lunghi periodi da un’esistenza libera, ma motivati a dare un nuovo senso alla vita, hanno scelto di essere rappresentati da questo colore il gruppo di detenuti del Carcere di Bologna che ha formato la squadra di rugby Giallo Dozza, iscritta al campionato di serie C2, allenata dall’ex giocatore professionista Max Zancuoghi, e raccontata con grande sensibilità da Enza Negroni nel documentario La prima meta.
Ancora una volta, dunque, il cinema del reale trae spunto dalle numerose iniziative sperimentali che la casa circondariale bolognese attiva per mantenere un contatto tra le celle e il mondo esterno. E questa settimana, cari ascoltatori, parleremo proprio di questo film, che il 1 dicembre prossimo sarà presentato in concorso al 57esimo Festival dei Popoli, in corso a Firenze dal 25 novembre al 2 dicembre.
Ho incontrato Enza pochi giorni prima dell’anteprima mondiale e ci ha raccontato tanti particolari di questo bellissimo progetto
Intervista a Enza Negroni
(State ascoltando “Padimi” di Giorgio Canali. Su gentile concessione)