Cari ascoltatori, a maggio il cinema mondiale si sposta in Costa Azzurra sul lungomare di Cannes ma, nonostante il manifesto raffiguri una scena de “Il disprezzo” di Jean-Luc Godard tratto dall’omonimo romanzo di Moravia, in questa 69esima edizione non vedremo film italiani concorrere per l’ambita Palma d’Oro.
Il nostro cinema si potrà comunque rifare nelle altre sezioni del festival, in cui l’Emilia Romagna porterà la rappresentanza più blasonata.
Nella selezione ufficiale di Un certain regard troviamo infatti Pericle il nero del ravennate d’adozione Stefano Mordini, interpretato da Riccardo Scamarcio, che lo ha prodotto con Valeria Golino, Viola Prestieri, i fratelli Dardenne e Rai Cinema. Il film è liberamente tratto dal libro cult di Giuseppe Ferrandino, pubblicato nel 1993 dalla casa editrice bolognese Granata Press di Luigi Bernardi, ambientando però la storia in Belgio e non nel Sud Italia come nel romanzo.
Pericle Scalzone è un “soldato” camorrista che picchia e sodomizza chi non paga il pizzo al boss locale, ma che si ritrova, dopo un errore fatale, a fuggire e a rivedere tutta la sua vita. Un personaggio complesso, di cui più che la crudeltà colpisce l’enorme solitudine esistenziale. Il film uscirà in sala il 12 maggio, in contemporanea alla presentazione a Cannes. Ne abbiamo parlato con Stefano Mordini, e vi propongo subito l’intervista
Intervista a Stefano Mordini
A Marco Bellocchio l’onore di aprire il 12 maggio la 48esima Quinzaine des Réalisateurs con “Fai bei sogni”. Anche in questo caso il film è tratto da un libro. Si tratta dell’omonimo romanzo di Massimo Gramellini e, viste le delicate dinamiche familiari narrate in cui al centro ci sono la tragica perdita di una madre, un trauma da superare e la crescita interiore del protagonista, non ci meravigliamo che il Maestro di Bobbio abbia deciso di proseguire il suo percorso artistico con questa sceneggiatura. Interessante il cast, formato tra gli altri da Valerio Mastandrea Fabrizio Gifuni, Bérénice Bejo e dalla nostra Piera Degli Esposti. Produttore del film è il bolognese Beppe Caschetto, con la sua IBC Movie.
Un bolognese anche nel cast dell’altro film italiano della Quinzaine “La pazza gioia” di Paolo Virzì. Mi riferisco a Bob Messini, che interpreta il ruolo del marito di Valeria Bruni Tedeschi, protagonista insieme a Micaela Ramazzotti. Il film sarà in sala il 17 maggio.
La nostra regione è presente nella produzione anche del terzo e ultimo film italiano della Quinzaine “Fiore”, di Claudio Giovannesi, grazie alla casa di produzione Pupkin del vignolese Gianni Zanasi e della modenese Rita Roano. Nel cast ritroviamo Valerio Mastandrea.
Ultima ma non di certo ultima la Cineteca di Bologna, assoluta protagonista della sezione Classici con il restauro di “Signore & Signori”, cinico ritratto della borghesia firmato da Pietro Germi di cui ricorre il cinquantesimo del Grand Prix vinto proprio a Cannes, in cui possiamo ammirare Virna Lisi all’apice dello splendore. Il laboratorio dell’Immagine Ritrovata porterà inoltre a Cannes il restauro di “Memorias del Subdesarrollo”, film diretto nel 1968 dal cubano Tomás Gutiérrez Alea, realizzato in collaborazione con Les Films du Camélia e l’Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos (ICAIC).
Infine, il tocco del laboratorio bolognese si potrà ammirare nel ritrovato splendore di “Santi-Vina” film nel 1954 del tailandese Thavi Na Bangchang, Valmont, di Miloš Forman e Indochine, diretto nel 1992 da Régis Wargnier.
Ricordo che il festival terminerà il 22 maggio e che la giuria principale è presieduta da George Miller, reduce dagli Oscar vinti con Mad Max: Fury Road, che proprio a Cannes fu presentato lo scorso anno.
A presto da Anna Sbarrai.