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18 Marzo 2017 | Cinema

La ville engloutie

Zimmerfrei e le città mutanti

A cura di Anna Sbarrai

Chalon-sur-Saône è un’ex città industriale, a lungo luogo di produzione della pellicola Kodak in Europa fino alla dismissione dell’impianto – che ha portato alla perdita di molti posti di lavoro – e alla sua successiva demolizione, quasi a volerne cancellare ogni traccia e memoria.
Un’assenza forte, che ha inciso sul quotidiano degli abitanti, sull’ambiente e sull’assetto urbanistico della zona, in cui si sono innescate inevitabili trasformazioni.
Il collettivo bolognese-belga di cineasti, Zimmerfrei, dal 2010 impegnato a raccontare le mutazioni dei territori europei attraverso il progetto Temporary Cities, ha deciso di chiudere il ciclo di film proprio in questa città così simbolica per il cinema, immaginandola in uno scenario futuro nel documentario La Ville Engloutie, che ha vinto recentemente la sezione Doc del festival Visioni Italiane e che, fino a maggio, si potrà vedere in diverse sale della regione grazie alla rassegna Doc in Tour.

Ho raggiunto nella sede bolognese di ZimmerFrei Anna De Manincor, regista del film, e Massimo Carozzi, che con Anna e l’autrice francese Claire Astier ha curato la realizzazione del film. A loro quindi la parola per raccontarci “La Ville Engloutie”.

Intervista Anna De Manincor e Massimo Carozzi

Per conoscere le date delle proiezioni sul territorio potete consultare la pagina di Doc In Tour sul sito cinema.emiliaromagnacreativa.it

Buona visione, da Anna Sbarrai.

 

Musiche di Massimo Carozzi e Susanna La Polla

Brano corrente

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