Cari ascoltatori,
oggi a Rimini partiamo insieme per un viaggio che se davvero lo volete apprezzare richiede almeno un paio di giorni. E scarpe comode per spostarsi tra decine di luoghi espositivi, e non solo, nella città che ospita la biennale del disegno con la “D” maiuscola. Voglio darvi i numeri: 26 mostre allestite in contemporanea per un percorso che comprende ben 2000 opere, avete capito bene. E che opere: qui i grandi maestri come Guido Reni, Guercino, Tiepolo e Canaletto conversano con la modernità di Bacon, Schifano e Kiki Smith, mentre ad Andrea Pazienza è dedicata una monografica come al faentino Domenico Rambelli e al maestro Mario Sironi. Coinvolti i luoghi pubblici più attraenti della città: Castel Sismondo,il Museo della Città, il Teatro Galli, Palazzo Gambalunga, la FAR (Fabbrica Arte Rimini), il Museo degli Sguardi, l’Ala Nuova del Museo della città, il Complesso degli Agostiniani, solo per citarne alcuni.
La Biennale del Disegno di Rimini inizia idealmente dal Museo della Città con mostre e installazioni. E non mancate di dare un’occhiata anche alle sale del museo: qui l’artista Fabrizio Cornelli ci regala delle figure fantastiche che emergono da strutture leggere e minimali, giocando con la luce, in un dialogo magico e inaspettato con le opere esposte. La mostra “L’umano paesaggio da Guido Reni a Kiki Smith” da cui prende avvio il nostro tour esplora con ben 80 artisti la storia del disegno fino alla modernità, seguendo “I profili del mondo”, sottotitolo di questa seconda edizione della Biennale. Ne abbiamo parlato con Massimo Pulini, curatore e membro del comitato scientifico della Biennale
Intervista a Massimo Pulini
Dopo aver ammirato la straordinaria collezione di 200 disegni provenienti dai Musei Civici di Reggio Emilia, le mappe e i disegni del fondo des Vergers, il kamasutra di Tonino Guerra e le opere dei 50 artisti contemporanei del Cantiere Museo, ci spostiamo al FAR-Fabbrica Arte Rimini con la mostra “Il racconto naturale da Claude Lorrain a Giuseppe Penone” e poi al Teatro Galli che ospita le opere del celebre fumettista e pittore Andrea Pazienza. Al Complesso degli Agostiniani troviamo la mostra “Vie di Dialogo”, una biennale nella Biennale con le opere di Luca Caccioni e Massimiliano Fabbri.
E’ il momento di varcare la soglia della splendida rocca malatestiana di Rimini, Castel Sismondo. Tra le tante mostre, tra cui gli omaggi a Rambelli e a Sironi, ci ha colpito quella che presenta una selezione davvero importante di lavori provenienti dalla Collezione Ramo di Milano, una delle maggiori raccolte di opere su carta del XX secolo. Anche il titolo incuriosisce: “I Marziani”. Abbiamo chiesto alla curatrice, Irina Zucca Alessandrelli, di spiegarcelo.
Intervista a Irina Zucca Alessandrelli
Il viaggio non finisce qui. E siamo certi che non vi deluderà. Per organizzare la visita è utile consultare il sito www.biennaledisegnorimini.it
Un saluto da Carlo Tovoli