Cari ascoltatori di RadioEmiliaRomagna, bentornati all’ascolto di Magazzini FreeMusic, la selezione musicale dall’archivio di Magazzini Sonori.
Gli ascolti musicali di oggi si muovono con disinvoltura fra trilli e rintocchi, fra inaspettate campane sommerse e confortanti campanili, centro di gravità di comunità grandi o piccole. La musica asseconda i suoni più elementari e li traforma in melodia, grazie ai nostri artisti emiliano-romagnoli.
Partiamo da Modena e dal suo campanile più importante. La Ghirlandina, monumento simbolo della città, ha visto la posa della sua prima pietra addirittura nel 1100, ma solo con la fine del XIX secolo è stato terminato il rivestimento esterno in marmo di Verona e la torre è stata restituita alla cittadinanza più bella di prima. Ancora oggi è il fulcro della città, sempre visibile ad accogliere chi arriva a Modena per la prima volta. La Corale Puccini di Sassuolo, diretta dal M° Francesco Saguatti, la canta in questa El Campan ‘d Mòdna.
El Campan ‘d Mòdna (C.M. Campani, R. Vaccari) – Corale Puccini
Con la Corale Puccini e questa El Campan ‘d Mòdna abbiamo aperto una playlist tutta dedicata al suono elementare della campana e alle sue declinazioni musicali. Il brano che abbiamo appena ascoltato è parte di un progetto di musica tradizionale e dialettale emiliana che la Corale Puccini porta avanti dalla sua fondazione nel 1926, e che ha dato origine a una raccolta dal titolo “La Tèra di Zemiàn”. Proseguiamo nel solco della tradizione con Ottorino Respighi, compositore di origine bolognese, conosciuto soprattutto per le raccolte dedicate alla sua città d’adozione, Roma. Nella sua prolifica e variegata produzione musicale, troviamo tuttavia anche un melodramma dal titolo “La campana sommersa”, un viaggio onirico in un mondo di magie, ninfe e superstizioni. Ascoltiamo proprio il passaggio, nel terzo atto, in cui il protagonista Enrico apprende dai figli che la moglie si è uccisa gettandosi nel lago. Sullo sfondo si sentono i rintocchi sinistri della campana sommersa.
Taci… Perché? Non odi? (da “La campana sommersa”, O. Respighi) – Orchestra Sinfonica della RAI di Milano, Franco Capuana – direttore
Questo era un passaggio da “La campana sommersa” di Ottorino Respighi in un’incisione del 1956 dell’Orchestra della RAI di Milano diretta dal M° Franco Capuana. Le voci che abbiamo ascoltato erano quelle di Umberto Borso e Margherita Carosio. Da Bologna lungo la Via Emilia ci dirigiamo verso il mare e sulle colline di Romagna incontriamo adesso Quinzân, nome d’arte e di battaglia di Pietro Bandini, e dal suo ultimo lavoro dal titolo “Venì Venì e mi amore” ascoltiamo questa Din Don.
Din Don – Quinzân
Sul dialetto romagnolo del brano tradizionale riarrangiato e cantato da Quinzân cambiamo decisamente genere, per incontrare il Romanticismo musicale di Franz Liszt. Lo studio n.3 sull’opera di Niccolò Paganini è noto proprio come La Campanella, perché i trilli cristallini di una campanella sono riprodotti dal virtuosismo del pianista in un brano che presenta non poche difficolotà tecniche. Lo ascoltiamo in una registrazione dal vivo effettuata nel corso della Franz Liszt Marathon, con cui l’Accademia pianistica “Incontri col Maestro” di Imola ha festeggiato nel 2011 il bicentenario della nascita del Maestro. Al pianoforte per noi c’è la giovane Beatrice Magnani.
La campanella (N. Paganini, F. Liszt) – Beatrice Magnani
Con La campanella nell’esecuzione di Beatrice Magnani ci avviamo alla conclusione della nostra playlist di oggi. Per chiudere il cerchio geografico di questa puntata, vi proponiamo un cantautore di Piandelagotti, sull’Appennino modenese. Il suo nome è Emiliano Mazzoni e ve lo abbiamo raccontato qualche anno fa in occasione dell’uscita del suo primo album solista dal titolo “Ballo sul posto”. Da poco meno di un anno è uscito anche il suo secondo densissimo lavoro “Cosa ti sciupa”, che speriamo di poter ospitare presto sul nostro portale. Il brano che abbiamo scelto parla del pianto delle grondaie e delle risate delle campane. Con Mentre piangono le grondaie vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla prossima puntata di Magazzini FreeMusic.
Mentre piangono le grondaie – Emiliano Mazzoni