7 marzo 2012
18 febbraio 1898: alla periferia di Modena, nasce Enzo Ferrari.
Comincia così il nostro ricordo del Drake, che prendiamo da una pubblicazione della Regione Emilia-Romagna intitolata “La terra dei motori” (2005). Segue un pezzo sulla Galleria Ferrari a Maranello, tratto dallo stesso volume, e un altro, molto divertente, di Edmondo Berselli, pubblicato in “Quel gran pezzo dell’Emilia” (Mondadori, 2004).
Una vita in pista
L’avventura di Enzo Ferrari e delle “rosse di Maranello”
Enzo Ferrari nasce alla periferia di Modena il 18 febbraio 1898 ma, a causa della neve, i genitori ne registrano la nascita solo due giorni più tardi. Il padre possiede un’officina di carpenteria metallica che occupa circa 30 dipendenti impegnati nella costruzione di ponti e tettoie per le Ferrovie dello Stato. Dopo aver interrotto gli studi alla terza tecnica, Enzo diviene istruttore alla Scuola tornitori dell’officina dei pompieri e, alla fine del 1918, trova occupazione prima a Torino e poi a Milano come collaudatore di automobili. Esordisce in gara nel 1919 nella corsa in salita Parma-Poggio di Berceto e, dopo una serie di competizioni dall’alterna fortuna con l’Isotta Fraschini, guida l’Alfa Romeo. la collaborazione con la casa del Biscione durerà vent’anni e lo porterà a ricoprire vari incarichi fino al 1939, quando – dopo l’esperienza della Scuderia Ferrari e il ritiro dalle corse nel 1931 – fonda in un garage di Modena l’Auto Avio Costruzioni. Nel 1943, in piena guerra, l’azienda si trasferisce a Maranello, dove viene costruita la prima parte di quella che sarà la sede Ferrari e dove, nel 1945, inizia la progettazione completa della prima vettura del Cavallino rampante. Nel 1960 la Ferrari si trasforma in Società per azioni, nel 1963 favorisce la nascita a Maranello dell’istituto professionale per l’industria e l’artigianato, che ancora oggi fornisce tecnici specializzati all’azienda, e nel 1971 la costruzione della pista di Forano. Intanto, nel 1969, Enzo aveva stipulato un accordo con il gruppo Fiat per la cessione del 50% dei titoli azionari Ferrari. Nel 1987 viene costruita la F40, ultima vettura realizzata sotto la gestione del Drake.
Galleria Ferrari
Visitata ogni anno da 180 mila persone, la Galleria è stata inaugurata nel 1990 a pochi passi dagli stabilimenti Ferrari di Maranello e dalla pista di Fiorano. La storia dell’azienda del Cavallino rampante e lo sviluppo dell’industria automobilistica trovano spazio su un’area di 2mila 500 metri quadrati. La visita inizia dalla sala che accoglie le automobili che hanno fato la storia delle “rosse” sulle piste di tutto il nnondo, dalla monoposto con cui Froilan Gonzalez conquistò il primo successo della marca nel Campionato del mondo del 1951 a Silverstone, alle ultime F1 di Michael Schumacher e Rubens Barrichello. E mentre una serie di monitor racconta le storie di uomini, macchine ed eventi, si possono ammirare i trofei conseguiti in oltre mezzo secolo di agonismo e la suggestiva e fedele ricostruzione dell’ufficio di Enzo Ferrari nella prima storica sede della Scuderia Ferrari, in viale Trento Trieste a Modena.
L’anfiteatro della Galleria ospita mostre tematiche temporanee che vengono rinnovate ogni 6-8 mesi e due simulatori di guida ricavati da vere auto da corsa per chi vuole provare l’ebbrezza di pilotare una monoposto in una gara di Campionato del mondo. Al piano superiore si entra nell’area dedicata all’innovazione tecnologica, uno spazio che ospita, oltre ad alcune vetture speciali come la F50, la 550 Barchetta Pininfarina e alcuni motori sperimentali, una rappresentazione della galleria del vento (con i modelli delle F1 utilizzati per gli studi aerodinamici delle monoposto che hanno corso dal 1981 ad oggi) e un’esposizione dei componenti che esemplificano il trasferimento tecnologico dalle vetture di F1 alle vetture stradali. Altro pezzo forte della sala è la raccolta completa dei motori storici della Ferrari dal 1981 ad oggi. Da non perdere anche l’esposizione dei cambi di velocità, inventati da Ferrari nel 1989 e oggi utilizzati da tutte le squadre.
Dalla sala espositiva al primo piano, direttamente sopra l’ingresso, si accede ad un’area destinata a mostre d’arte e fotografia. Qui sono esposti un modello della F430 e una F2003GA. Una grande vetrina espone, infine, una serie di volanti Ferrari, da quelli in legno degli anni ’50 ai più moderni, ormai diventati computer al servizio del pilotaggio.
Niente sconti alla Ferrari
di Edmondo Berselli