Care amiche e cari amici di RadioEmiliaRomagna, i protagonisti di oggi sono due ragazzi che, partendo da Fusignano e da Cesena, hanno battuto sul tempo un colosso mediatico come Google.
L’idea di partenza è venuta a Fabio Zaffagnini, geologo marino appassionato di viaggi planetari e specializzato in tecnologie applicate all’ambiente, ma per realizzarla ha avuto bisogno del supporto di Gabriele Garavini, un informatico esperto di programmazione. I due hanno messo a punto, completamente in proprio, il prototipo di “Trail Me Up”: uno strumento che mette in grado chiunque, ovunque si trovi, di riprendere per intero e condividere online un sentiero percorso a piedi.
Lo strumento, ufficialmente denominato “Trail Me Up Backpack”, per gli amici è semplicemente “il trespolo”. Si tratta di uno zaino speciale, su cui i due soci hanno montato e sincronizzato alcune videofotocamere, in grado di registrare, cammin facendo, le immagini panoramiche del percorso, proprio come fanno sulle strade le automobili di “Google Street View”.
Il primo sentiero mappato virtualmente è stato pubblicato online alla fine di febbraio del 2012 sul sito di “Trail Me Up” (che, tradotto, significa all’incirca “seguimi, stammi dietro”: www.trailmeup.com). Otto mesi dopo anche Google si è “messo dietro” ai due ragazzi, comunicando al mondo l’uscita di un sistema di “street-viewing” dedicato al trekking, basato su uno zaino molto simile a quello “made in Romagna”.
Per farci raccontare come è andata tutta la vicenda e quali sono stati gli sviluppi di questa storia abbiamo intervistato Fabio Zaffagnini.
Intervista di Linda Vukaj a Fabio Zaffagnini.