8 aprile 2010
Madre Mia
Cari ascoltatori di RadioEmiliaRomagna il brano che state ascoltando è del bolognese Paolo Buconi e si intitola Madre Mia contenuto nel cd ViolinCantando e oggi lo abbiamo “scelto per voi”.
Klezmer è un termine che nasce dalle parole yiddish kley e zemer e significa “strumento del canto” e l’arte di Paolo Buconi è proprio quella di restituire al mondo attraverso gli strumenti musicali il canto di un popolo che, annientato dall’Olocausto, rinasce in un mondo nuovo e leva ancora una voce di memoria.
L’impegno e la ricerca di Paolo Buconi, però, non si esauriscono nel pur vasto e affascinante mondo del klezmer e nel repertorio di musiche e canti liturgici, per il quale segue i precetti dell’antica scuola dei chazanim, i cantori del tempio. Trovatore, virtuoso e giullare, cantastorie e jazzista, menestrello e saltimbanco, rom e gitano, propone, alla curiosità intellettuale e al desiderio di un intrattenimento di tipo inusuale del pubblico, i suoi viaggi musicali tra il colto e il popolare, dal medioevo al jazz e dai Balcani ai Pirenei, con storie cantate e raccontate. Studioso delle tradizioni popolari, ricercatore etnomusicologo e attore, “Buk” dimostra come si possa far cultura divertendo e traendo utili insegnamento dalla memoria e dalla storia. Buconi possiede la rara capacità di unire il canto della voce a quello del violino.
Paolo Buconi si è diplomato in violino presso il Conservatorio di Musica “Bruno Maderna” di Cesena nel 1992 e presso l’Accademia Filarmonica di Bologna nel 1988. Nel 1992 ha fondato il Trio Vladah e si è esibito in diverse rassegne di musica etnica e klezmer in Italia, Germania, Francia e Austria.
Ha collaborato con Lucio Dalla (1996 cd. Canzoni), Le Comunità Ebraiche di Bologna, Ferrara, Verona, Pisa, l’associazione Terra di Danza, la Casa dei Risvegli, Patrizio e Siusy Blady, Vittorio Franceschi, con i progetti Prevenzione e salute, Salute e conoscenza, il Teatro delle Briciole, il Teatro dei Risvegli, il Teatro Presenza, il Teatro Suq di Genova.
Paolo Buconi è figlio di ex deportato, ha collaborato con l’ ANED, l’Associazione Figli della Shoah e con la Scuola di Pace di Bologna e Montesole. Ha interpretato parti da “attor musico” nel cinema con L’Enrico IV di Marco Bellocchio con Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale, Marquise con Sophie Morceaux , e nel L’uomo che verrà di Giorgio Diritti. Nel gennaio 2010 ha composto le musiche per il cortometraggio Micro il Circo che è stato premiato al Future Film Festival di Bologna.
Prima di entrare nel vivo della musica di Paolo Buconi ascoltiamoci il brano Ciao Bella Ciao contenuto nel suo cd dal titolo ViolinCantando
Ciao Bella Ciao
Cari ascoltatori di RadioEmiliaRomagna abbiamo qui con noi oggi il musicista bolognese Paolo Buconi.
Ciao Paolo
Ci presenti Paolo Buconi e la Vladah Klezmer Band?
Ci parli del cd ViolinCantando?
Il tuo ultimo cd si intitola Klezmer & Klassik cosa vuoi comunicare con questo lavoro?
Ascoltiamoci ora il brano Klezrag contenuto nel cd dal titolo Klezmer & Klassik
Klezrag
Quando e come è nata la tua passione per la musica tradizionale ebraica e quella delle popolazioni nomadi?
Ascoltiamo ora il brano A Glesele le Chaijm cantato in yiddish e contenuto nel cd Klezmer & Klassik
A Glesele le Chaijm
Spesso la tua musica è un impegno artistico e civile per celebrare le Giornate della memoria e per ricordare e non dimenticare la Shoà. Ci parli di questo tuo impegno?
Hai lavorato al recupero di canti originali del rito sefardita, in uso fino al XIX secolo presso la sinagoga di Livorno, nell’intento di strappare all’oblio composizioni di grande bellezza e di indubbia importanza storica e musicologica. Ce ne parli?
Ascoltiamo ora il brano Shpil zhe mir contenuto nel cd Via dell’Inferno
Shpil zhe mir
Quali sono gli artisti che maggiormente hanno influenzato la tua musica?
Cosa significa, nel tuo intimo, fare musica?
Salutiamo Paolo Buconi e la sua musica ascoltando il brano Oswietango contenuto nel cd dal titolo ViolinCantando.
Cari ascoltatori vi diamo appuntamento alla prossima puntata di “Scelto per voi”
Oswietango
