“C’è un diamante a Bologna ed è l’attività di Xing” che per la quinta volta porta in città Live arts week, evento unico in Italia dedicato alle arti performative dal vivo. È Marten Spangberg, il bad boy della danza contemporanea lo definisce “The guardian”, a introdurre così lil palinsesto ricco di singolarità artistiche e umane della settimana di eventi performativi, installazioni sonore e video, sperimentazioni musicali e cinematografiche, che dal 15 al 23 aprile abiterà il Mambo di Bologna e attraverserà la città con i linguaggi cosmopoliti della contemporaneità.
Sarà proprio il coreografo e teorico della danza svedese Spangberg ad aprire il programma, il 15 alle ore 19, con la prima assoluta di Natten, la notte, un viaggio di cinque ore nell’oscurità, compiuto da una crew di nove persone che si imbarcano assieme ai presenti in un’eternità astratta dove la danza agisce nel suo potenziale assoluto in un abisso di vuoto, colmo di enigmatica bellezza e orrore, di lucore e attrazione.
Natten è solo il prologo di un programma che propone sei opere principali, impegnative anche dal punto di vista produttivo e che coinvolgono altre realtà del territorio come il festival di Santarcangelo e ZAPRUDERfilmmakersgroup, ricordiamo che Live arts week è sostenuto da Comune e Regione Emilia-Romagna. Il programma di eventi, che fa di Bologna in questi giorni il centro della sperimentazione contemporanea, dissemina inediti spunti di riflessione sul margine tra realtà ed esperienza, sulla significazione, sul tempo, sul ritmo biologico. Ne abbiamo parlato con Silvia Fanti, curatrice della rassegna con Daniele Gasparinetti.
Intervista a Silvia Fanti