Cari ascoltatori, ci siamo lasciati la scorsa settimana con l’omaggio a Pasolini a Villa Sorra, a Castelfranco Emilia, set del suo ultimo film “Salò”. Continuiamo a parlarvi di cinema, dei suoi divi e del loro rapporto con la nostra regione trasferendoci a Comacchio, e precisamente a palazzo Bellini dove, fino al 31 ottobre, rivive la storia di un film del 1955 di Mario Soldati, “La donna del fiume”. Il film fu interamente girato tra Comacchio e le sue Valli, a Lido di Volano, Taglio della Falce e nei canneti di Pila a Porto Tolle, coinvolgendo, come attori secondari, figuranti o semplici spettatori, numerosi abitanti del territorio. Ma la stella nascente è la protagonista principale, ovvero Sophia Loren, che nella locandina ci appare in tutta la sua travolgente bellezza con la laguna alle sue spalle. È lei a interpretare Nives, bella e fiera ragazza addetta alla lavorazione delle anguille, sedotta e maltrattata da Gino, aitante contrabbandiere locale.
Al “melodramma” è dedicata la mostra, con una selezione di immagini – tra fotografie di scena e di backstage, scatti delle location per come appaiono oggi, manifesti e locandine originali mai esposti prima – che unite alle voci e alle testimonianze di coloro che nel ‘54 hanno assistito alle riprese, raccontano il film, la sua diva e il territorio. E’ quest’ultimo il protagonista di un interessante itinerario cineturistico, promosso dal Centro di Documentazione Cinematografica del Delta del Po. L’itinerario tocca infatti le principali location del film: la Manifattura dei Marinati, dove Nives lavora; Lido di Volano, dove furono girate le scene della festa da ballo e della rissa; Taglio della Falce, dove tuttora è esistente e visibile la casa dove abitava Nives.
La mostra, curata da Stefania Marconi e Andrea Samaritani, è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Comacchio, in collaborazione con l’Ente di gestione per i Parchi e le Biodiversità – Delta del Po. Fondamentale è stata la collaborazione di Paolo Micalizzi, profondo conoscitore del cinema girato nel Delta del Po e consulente scientifico del progetto, che ha concesso l’utilizzo delle preziose fotografie di scena e di backstage che fanno parte del suo Archivio, e quella di Giampaolo Guidi, a cui appartengono le locandine, i manifesti e i cimeli d’epoca che ci restituiscono intatta l’atmosfera del tempo e ci dimostrano come La donna del fiume abbia goduto di un’ampia risonanza nazionale e internazionale. La mostra è aperta dal lunedì al sabato con aperture straordinarie in occasione della Festa dell’Anguilla, tra fine settembre e metà ottobre. L’ingresso è gratuito. Tutte le informazioni sul sito www.turismocomacchio.it.
Un saluto da Carlo Tovoli.