Torna Danza Urbana, il festival internazionale di danza nei paesaggi urbani, alla sua 19° edizione. Dal 4 al 15 settembre, con la sua “Visione periferica”, questo il titolo, il festival estende il suo sguardo “non focalizzato” ad una intera città, Bologna, incluse le sue parti più periferiche e propone tre progetti speciali, diversi laboratori gratuiti, rivolti non solo a danzatori ma anche a performer e semplici cittadini.
Molti sono i punti di vista esplorati messi in campo da artisti italiani e stranieri della scena contemporanea, che qui trova sempre nuova linfa, grazie alla qualità del lavoro del direttore artistico Massimo Carosi, che ha fatto crescere il progetto negli anni, con coerenza rigore.
Intervista Carosi
Il festival, che conclude la rassegna Bologna estate, è sostenuto dal Ministero dei Beni culturali, dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Bologna, e conta numerosi sponsor e promotori.
Ma come si colloca il festival Danza Urbana nel panorama regionale della danza contemporanea? Lo abbiamo chiesto a Gianni Cottafavi , responsabile del tettore spettacolo della Regione Emilia-Romagna
Intervista Gianni Cottafavi
Le informazioni sull’intero programma sul sito: www.danzaurbana.it