Cari ascoltatori, si è spento negli scorsi giorni a Faenza Gian Vittorio Baldi, un protagonista del cinema italiano, regista e produttore di Pier Paolo Pasolini. Nato a Bologna nel 1930, fece il suo ingresso nel mondo del cinema attraverso il Centro Sperimentale di Cinematografia che frequentò a Roma. Esordì alla regia nel 1958 con “Il pianto delle zitelle”, vincitore del Leone d’Oro come miglior cortometraggio al Festival di Venezia.
Come regista, Baldi a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta ha realizzato soprattutto documentari sui temi della povertà, dell’emigrazione e dell’emarginazione. Come produttore, gli si devono opere importanti negli anni Sessanta e Settanta come “Diario di una schizofrenica”, “L’amore coniugale” di Dacia Maraini, “Porcile” e “Appunti per un’Orestiade africana” di Pier Paolo Pasolini. Baldi ha anche scritto un libro sull’uso del suono nel cinema, per dire che un film è buono se funziona anche senza suono.
Nel rapporto tra Baldi e Pasolini c’è un film diretto da Baldi nel 1975, L’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale. Un film che sembra abbia colpito molto Pasolini il quale stava lavorando sul suo Salò proprio sulle stesse tematiche. Il film di Baldi, ambientato nella campagna emiliana nel tragico inverno del 1944, racconta di tre repubblichini che sequestrano una corriera, derubano e uccidono i passeggeri, donne e bambini compresi, come se fossero all’interno di un lager. Pasolini sarebbe rimasto colpito proprio dalla dimensione atroce, claustrofobica e ossessiva di questa pellicola.
La Cineteca di Bologna ha sempre cercato di valorizzare l’opera di Baldi, conservandone i film nei suoi archivi. Recentemente ha recuperato il suo film-manifesto girato nel 1968, Fuoco!, racconto di una tragedia sociale e familiare che nasce dallo sparo di un disoccupato contro la statua della Madonna durante una processione. E ha restaurato Porcile, il film di Pasolini prodotto con coraggio da Gian Vittorio Baldi. Il quale non ha mai voluto fermare la propria creatività. Infatti, a più di ottant’anni è andato a girare un film in Brasile fra mille difficoltà e fino all’ultimo ha organizzato seminari e lezioni di cinema per le giovani generazioni, in particolare attraverso l’International Film Academy da lui creata e capace di portare a Bologna docenti come Bernardo Bertolucci e Abbas Kiarostami. L’ultima parte della sua vita Baldi l’ha trascorsa nella sua casa di pietra a Brisighella, intorno alla quale aveva fatto piantare viti provenienti dalla Francia.