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21 Dicembre 2013 | Mostre

I Cervi: una storia che resiste

Arte per un museo della coscienza

A cura di Valeria Cicala
21 dicembre 2013
 
“Luogo della memoria per eccellenza, Casa Cervi rappresenta il simbolo di un
passato fondativo della nostra identità democratica, nella determinazione
a coniugare il legame con la propria terra ai valori universali della libera
convivenza civile.
Quasi un sacrario, dunque, quelle stanze, tale soprattutto perché in grado
di richiamare le coscienze ad una dimensione di domestica normalità, che
violenza e soprusi hanno bruscamente interrotto, “ obbligando” a trasformarne
il rifiuto in un martirologio accettato come dovere, prima morale che politico”.

Così scrive il professor Angelo Varni, Presidente dell’Istituto per i beni culturali, nell’introduzione all’opuscolo che accompagna una mostra carica di significati e di approcci storico-culturali: I Cervi: una storia che resiste. Arte per un museo della coscienza. L’esposizione sarà inaugurata il 28 dicembre a Gattatico, in provincia di Reggio Emilia, negli spazi del Museo Cervi e rimarrà aperta fino al 25 aprile 2014.
 
C’è un motivo ben preciso per il quale la mostra si inaugura in una data che ai più giovani, forse, non evoca nell’immediato un evento tra i più tragici tra quanti segnarono il biennio 1943-1945. Il 28 dicembre 1943 furono trucidati i Fratelli Cervi; quest’anno ricorre il 70° Anniversario dell’Eccidio. Ed un modo assai coinvolgente ed efficace di raccontare e avvicinare le nuove generazioni ad una conoscenza critica del passato, ancora recente, dal quale si è delineato il contesto in cui loro son nate, è proprio questo .
 
Tra realtà e mito, le arti figurative di quest’ultimo mezzo secolo hanno contribuito a tramandare la vicenda della Famiglia Cervi. E’ quanto si coglie nell’ordinamento espositivo ideato e curato da Orlando Piraccini e Paola Varesi, con un percorso tematico che inizia dal “ritratto” per colori e segni di papà Cervi nella dimensione più domestica della sua “grande famiglia”e che culmina nella rappresentazione tragica dell’eccidio.
 
Nella mostra, promossa dall’Istituto Alcide Cervi con la collaborazione dell’Istituto per i beni culturali (al quale si deve in questa occasione la pubblicazione di un opuscolo divulgativo) figurano o sono illustrate opere d’arte che riportano alla stagione realista, come il grande dipinto di Nello Leonardi per la Scuola Media di Sant’Ilario d’Enza, o le scene del sacrificio dei Fratelli Cervi di Omero Ettorre ed Anna Coccoli, di stretta militanza figurativa, ma antiretoriche e cariche di umanità. Allo stesso filone della pittura d’impegno sociale rimanda la “sequenza” dei ritratti dei sette fratelli Cervi, che Renato Guttuso ha tratteggiato con incomparabile maestria, e che qui s’accompagna al volto di papà Alcide, dipinto dal celebre artista tra i personaggi illustri riuniti per i funerali di Togliatti.
 
Tra gli autori presenti figurano Aldo Borgonzoni, Nani Tedeschi, Ennio Calabria, Arnaldo Bartoli, Luigi Bront, Nikolaj Zukov, Franco Ori, Giovanni Sesia, Alfonso Borghi, Gino Covili, Piero Ghizzardi. Come osserva Angelo Varni, nella mostra figurano “immagini degli eventi resistenziali nell’interpretazione trasfigurata dell’arte, dove filtrano i sentimenti dei tempi vissuti dall’artista: un legame tra piani temporali diversi che garantisce una perenne vitalità alle opere esposte”.
Un capitolo emozionante è il “racconto popolare” dedicato dalla pittura naïve alla vicenda della Famiglia Cervi; come pure di gran gusto e di notevole cifra autoriale sono le copertine delle tante edizioni del libro di memorie di Alcide Cervi, pubblicato per la prima volta nel 1954.
 
Anche il cinema e la televisione hanno una loro precisa collocazione rispetto alla narrazione di questo feroce episodio della nostra storia: un’apposita sezione propone diversi fotogrammi del celebre film di Puccini con sceneggiatura di Cesare Zavattini e due rare fotografie scattate da Arturo Zavattini in occasione del documentario televisivo girato da Elio Petri.
 
Buona visita, cari ascoltatori e, per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it

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