Cresce l’offerta, aumentano gli incassi e calano lievemente gli spettatori regionali. In Emilia-Romagna, nel 2013 sono stati proposti 14.920 spettacoli dal vivo, seguiti da oltre 2 milioni e 800mila spettatori che hanno speso 49 milioni e 351 mila euro. La Regione è la prima fonte di finanziamento per i festival e le rassegne del territorio, unica realtà pubblica il cui contributo aumenta rispetto all’anno precedente (+1,5%).
Questi sono solo alcuni dei principali dati che emergono dal report annuale dell’Osservatorio dello Spettacolo della Regione Emilia-Romagna che ha analizzato i risultati relativi alla domanda, all’offerta e alla spesa del pubblico in merito alle attività di spettacolo dal vivo e al cinema nell’arco del quinquennio 2009-2013. In particolare tra il 2012 e il 2013 in regione le rappresentazioni aumentano del 2,1% e la spesa del pubblico del 7,4%, in linea con il dato nazionale (rispettivamente +0,7% e +9,2%). In lieve calo il numero di spettatori regionali (-0,8%), mentre aumenta nel resto del paese (+2,6%). L’Emilia-Romagna risulta la quarta regione d’Italia per numero di rappresentazioni. Quarta posizione anche per quanto riguarda la spesa pro-capite annuale, con 11 Euro di spesa al botteghino. Commentiamo questi dati con Antonio Taormina responsabile dell’Osservatorio regionale.
Intervista Antonio Taormina
Abbiamo parlato di prosa e di concerti vediamo ora gli altri settori: la lirica vede una diminuzione delle recite e degli incassi e un aumento del pubblico del +5,3%. Balletto e danza vedono una crescita dell’offerta del 9,7% ma un calo del pubblico e degli incassi. Infine il cinema, sempre nel 2013, le rappresentazioni sono state 258.000 (crescendo dell’un per cento rispetto all’anno precedente), gli spettatori 10.400.000 (+3,5%) e gli incassi pari a 65.700.000 euro (pressoché costanti). Informazioni più dettagliate potrete averle consultando il sito della Regione Emilia-Romagna.
http://cultura.regione.emilia-romagna.it/osservatoriospettacolo/monitoraggio