4 ottobre 2013
Giuseppe e la moglie di Putifarre, capolavoro ritrovato di Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino, è esposto nella Sala del Trono del seicentesco Palazzo Ducale, a Modena fino al 20 novembre. La mostra è organizzata dalla Zanasi Foundation ed è a cura di Nicholas Turner e Federica Gasparrini. Giuseppe e la moglie di Putifarrefu dipinto da Guercino nel 1631 per Francesco I d’Este, duca di Modena, e successivamente venne disperso. Gli studiosi erano a conoscenza dell’esistenza del quadro, grazie alla notevole mole di documentazione esistente sul Guercino, ma i numerosi passaggi di proprietà del dipinto ne fecero perdere le tracce. Fu probabilmente Laura Martinozzi, membro del governo modenese molto stimata dalla famiglia d’Este, a ricevere in dono il quadro e a portarlo con sé nelle maggiori corti europee, una volta ritiratasi a vita privata. Dopo la sua morte il capolavoro passò nelle mani di varie famiglie della nobiltà umbro-marchigiana, fino all’acquisizione da parte della Zanasi Foundation, avvenuta nel 2011.
Il soggetto del dipinto è tratto dalla Genesi, dove si narra come la donna, sposa di Putifarre, ricco signore d’Egitto, si invaghì, cercando di sedurlo, del giovane schiavo Giuseppe, acquistato dal marito. Offesa dal rifiuto del giovane, la donna si vendicò accusandolo di tentata violenza, mostrando come prova la veste dello schiavo, della quale questi si era liberato per sfuggire alla donna. A causa della falsa accusa Giuseppe viene imprigionato del Faraone.
Nicholas Turner, curatore dell’esposizione insieme a Federica Gasparrini, è universalmente considerato il più grande esperto vivente del Guercino, nonché l’erede di Sir Denis Mahon, lo studioso inglese scomparso nel 2011 che dedicò la sua vita di studioso e collezionista a Guercino.
La mostra è il primo grande evento della Zanasi Foundation, creata recentemente dal professor Stefano Zanasi, internazionalmente noto per la sue esperienza nella chirurgia protesica mininvasiva di rivestimento e per l’impiego clinico in ortopedia delle cellule staminali. La fondazione è nata con lo scopo di promuovere l’arte, la cultura, la ricerca scientifica e la tecnologia in ambito medico.
