Ci sono Virna Lisi e la Lollo nazionale, ma anche e soprattutto tante immagini di vita quotidiana negli scatti ospitati fino al 28 febbraio al Museo del patrimonio industriale di Bologna, che già di per sé è un museo assolutamente da non perdere se si vogliono capire le radici di quella “bolognesità” che oggi faticosamente cerchiamo di ritrovare.
Nelle sale espositive del Museo si celebrano così i cento anni di attività fotografica dello Studio Villani, ovvero il più importante studio fotografico italiano attivo a Bologna nel Novecento, con un patrimonio di oltre 670.000 fotografie, oggi per la maggior parte conservate a Firenze nell’archivio della Fratelli Alinari.
Achille Villani inizia l’attività di fotografo a Bologna nel1914 in via S. Stefano 24 e subito si impone per l’originalità e l’accuratezza nella realizzazione dei ritratti, virati in vari colori e dipinti a mano. Nel 1921, insieme al figlio Vittorio, fonda l’azienda “Achille Villani & Figli”, che prosegue la sua attività fino alla metà degli anni ’80.
Non è un caso se è proprio il museo del patrimonio industriale a ospitare la mostra: oltre ad aver documentato l’ attività economica, artistica e culturale della città di Bologna e del suo territorio, allo studio bolognese va infatti il primato di essere stato il principale artefice e poi conservatore della fotografia industriale dell’intera penisola.
Lo studio Villani ha infatti raccontato la vita quotidiana di persone comuni e illustri, ha documentato il patrimonio culturale in particolare di Bologna e dell’Emilia, in generale dell’Italia, ha illustrato la storia con le riprese della seconda guerra mondiale e ha partecipato attivamente alla documentazione della storia economica fra le due guerre e poi della ripresa economica ed industriale del paese, documentando l’organizzazione del lavoro, le nuove strutture industriali, le attività commerciali e produttive a Bologna e in tutta Italia.
Così è nato un irripetibile corpus fotografico che illustra il patrimonio del Made in Italy, attraverso le oltre 7.000 aziende documentate, molte delle quali ancora oggi operanti nei mercati italiani ed esteri, ricreando la storia industriale del nostro paese. A differenza delle grandi industrie europee, molte delle quali avevano fotografi che operavano all’interno – come Doisneau per la Renault – in Italia solo alcune hanno utilizzato fotografi interni all’azienda, rivolgendosi invece a professionisti esterni, come lo Studio Villani che ha permesso quindi di conservare un archivio unico in Europa per l’importanza della documentazione storico-fotografica dell’industria italiana. Ma chi visita la mostra potrà vedere molto altro: le immagini ci fanno ripercorrere tutto il Novecento tra arte, architettura, vita civile, lavoro, tradizioni, moda, sport e tempo libero, trasporti, teatro, fino alla pubblicità. Scatti d’autore che sono pezzi di storia. La nostra. Unaselezione di foto è disponibile sul sito www.alinari.it
Un saluto dal vostro Carlo Tovoli e buon 2015 a tutti!
L’ingresso alla mostra è gratuito, previo pagamento del biglietto di accesso al Museo (5-3 euro). Orari:
martedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle 9 alle 13; sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18; domenica dalle 15 alle 18