Care amiche e cari amici cinefili, lo speciale di questa settimana non poteva che essere dedicato al ricordo di Pier Paolo Pasolini, scomparso tragicamente la notte tra il 1 e il 2 novembre del 1975.
Pasolini amava spesso dire che “la morte non è nel non comunicare, ma nel non essere più compresi”; quarant’anni dopo, ci sentiamo idealmente di rassicurarlo, visto che “Salò o le 120 giornate di Sodoma”- l’ultimo film che non vide mai in sala, quello più censurato e criticato, quello considerato fonte di imbarazzo e mai premiato a un Festival – apre la rassegna Integrale Pasolini, proposta dalla Cineteca di Bologna all’interno del progetto speciale “Più moderno di ogni moderno”.
Esibendo quasi incredulo il Leone Classiciottenuto all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, unico riconoscimento della sua travagliata storia, Salò inaugura il 2 novembre un percorso lungo cinque mesi tra cinema ritrovato e cinema inedito, in cui è possibile scoprire la totalità della produzione pasoliniana e le opere che ne hanno influenzato la realizzazione, con un programma che alla cronologia privilegia la comprensione di una contestualizzazione storica, culturale e sociale.
Ad aver reso possibile questo itinerario unico e speciale il Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini, costituito a Bologna nel 2003 dall’amica e musa Laura Betti, ora divenutocentro di documentazione internazionale sull’opera letteraria, cinematografica e teatrale del poeta-regista.
Ce ne parla Roberto Chiesi, responsabile del Centro Studi, raccontandoci le scelte e le proposte di questi mesi di lavoro
Intervista a Roberto Chiesi
A febbraio 2016 verrà inoltre proposto il film incompiuto Appunti per un romanzo sull’immondizia, il cui girato di due ore – mai montato – è stato ritrovato dieci anni fa. Pasolini voleva raccontare le condizioni lavorative inumane dei netturbini romani, e fu l’unico a sostenerne la battaglia presso l’azienda e le istituzioni. La data di proiezione non è ancora stata comunicata, ma vista la rarità del documento, ne riparleremo di sicuro approfonditamente. Intanto buona rassegna e un a risentirci presto.
La rassegna “Più moderno di ogni moderno” http://agenda.comune.bologna.it/cultura/piu-moderno-di-ogni-moderno