24 gennaio 2014
In attesa dell’annunciato Museo dell’Ottocento, Bologna si fa bella mettendo in mostra parte del prezioso ed eterogeneo patrimonio artistico pubblico relativo al secolo che vide nascere la nuova Italia unita, oggi catalogato, studiato e conservato nei depositi museali della Pinacoteca nazionale e del Mambo e in alcuni luoghi di rappresentanza istituzionali, in genere non accessibili al pubblico.
Proprio le sale della Pinacoteca fino alla fine di aprile ospitano “800B. L’Ottocento a Bologna nelle collezioni del MAMbo e della Pinacoteca Nazionale”, frutto della collaborazione tra le due istituzioni, che vede come protagonista assoluto l’Ottocento bolognese in un percorso che comprende 89 dipinti, in gran parte poco conosciuti, dalla fine del XVIII secolo ai primi anni del Novecento, suddivisi in quattro sezioni tematiche: L’Accademia, La pittura di Storia, il mondo borghese, il paesaggio.
La prima sezione presenta alcune delle opere vincitrici dei premi e dei concorsi indetti sotto la direzione dell’Accademia bolognese, che vanta una prestigiosa storia risalente ai Carracci. Dipinti che partono dal neoclassicismo di ispirazione romana per avvicinarsi alle atmosfere romantiche. Uno protagonisti più interessanti della storia dell’accademia in quel periodo è senza dubbio Cesare Masini, segretario dal 1845 al 1871, e sincero sostenitore della tradizione pittorica emiliana, qui presente con due opere; ricordiamo poi, tra gli altri, Giovanni Battista Dell’Era, Vincenzo Camuccini, Giuseppe Guizzardi, Francesco Hayez, Camillo Amadori, Antonio Rosaspina e Alfonso Salvini.
Gli episodi tratti dalla storiografia, dalla letteratura contemporanea e dal melodramma sono i protagonisti dei dipinti della cosiddetta età romantica che ritroviamo nella sezione “Pittura di Storia”. Emblematici i due modi diversi di interpretare un episodio storico di Alessandro Guardassoni e di Luigi Serra. Il primo, forse la figura artistica di spicco intorno alla metà del secolo, vince il premio per la pittura storica del 1852 con “Un episodio della sete sofferta dai crociati”, opera di grande misura compositiva con richiami alla pittura francese coeva. Serra invece, con “L’ingresso dell’esercito cattolico in Praga”, realizzato negli anni Settanta, con tratto deciso conferisce alla scena una dimensione corale, privilegiando la moltitudine dei soldati rispetto ai protagonisti. Non mancano i soggetti danteschi e l’interesse per il melodramma nell’opera di Alessandro Guardassoni “Anna Bolena forsennata”.
Al ritratto è dedicata la terza sezione. La società borghese in rapida trasformazione si rispecchia in dipinti che ancora faticano a liberarsi dagli schemi accademici, con alcune eccezioni: si veda ad esempio l’autoritratto del pittore Luigi Serra, eseguito un anno prima della morte.
La mostra si chiude con la pittura di paesaggio che a Bologna si sviluppa in maniera originale. Dalle visioni idealizzate e romantiche di Rodolfo Fantuzzi, a Antonio Basoli e Ottavio Campedelli, fino ad Antonio Fontanesi, presente con “L’abbeveratoio” del 1867, e Luigi Bertelli.
Alle vedute di paesaggio si affiancano poi le visioni cittadine dei bolognesi Luigi Bazzani e Luigi Venturi per passare alle opere di alcuni artisti non bolognesi pervenuti alle collezioni della pinacoteca grazie a privati cittadini, in particolare al lascito di Riccardo Marchesini.
La mostra, ideata da Luigi Ficacci e Gianfranco Maraniello, è a cura di Emanuela Fiori e Barbara Secci. Un’occasione unica, e persino gratuita, per esplorare un secolo che – come ha ricordato Maraniello presentando la mostra – è all’origine delle grandi questioni della contemporaneità.
‘800B
L’Ottocento a Bologna nelle collezioni
del MAMbo e della Pinacoteca Nazionale
23 gennaio – 27 aprile 2014
Pinacoteca Nazionale di Bologna
via Belle Arti, 56
per informazioni: 051 4209411
Orari di apertura
martedì e mercoledì h 10.00 – 16.00
da giovedì a sabato h 10.00 – 19.00
domenica e festivi h 10.00 – 19.00
lunedì chiuso
sabato 25 gennaio (ART CITY White Night) h 10.00 – 19.00 / 20.00 – 24.00
ingresso gratuito
Visite guidate e prenotazione gruppi
Associazione Culturale Dedalo – 051 0568900 / 360 980099