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11 Settembre 2012 | Archivio / Protagonisti

Luigi Ferdinando Marsili

La mostra a lui dedicata a Bologna dal 20 aprile al 4 novembre

A cura di Valeria Cicala

11 settembre 2012

Luigi Ferdinando Marsili nacque e morì a Bologna, ma la sua vita si svolse per buona parte lontano dalla sua città. A soli 24 anni si arruolò volontario nell’esercito imperiale austriaco e in breve tempo ne divenne un influente e autorevole ufficiale in grado non solo di portare a termine azioni militari, ma anche di condurre negoziati diplomatici. Fu inoltre un eminente naturalista e un geografo. A lui si deve infatti il primo trattato di oceanografia mai scritto prima di allora e uno studio pionieristico sul Danubio che descriveva l’area balcanica dal punto di vista geografico, archeologico e naturalistico. Fondamentali anche i suoi studi sull’impero turco, che circolarono tra le più importanti corti europee e costituirono una tra le principali fonti di informazione per la conoscenza del mondo ottomano.

La sua esistenza fu contraddistinta da continui viaggi: a Venezia, a Vienna, a Istanbul, a Londra, ad Amsterdam, a Parigi. Incontrò imperatori, re e papi. Conobbe i più grandi scienziati dell’epoca, tra cui Isaac Newton. Fu inoltre prigioniero per due anni dei tartari e, incatenato, osservò l’assedio di Vienna del 1683 dalla parte dei turchi.

A Bologna, la sua città, devolvette tutti i suoi beni quando nel 1711 fondò, a Palazzo Poggi, l’Istituto delle Scienze. Nel tentativo di rilanciare la ricerca scientifica ormai languente a causa della completa decadenza dell’antica università dell’Archiginnasio, Marsili progettò un’istituzione che avrebbe dovuto imitare le esperienze già avviate nell’Europa settentrionale.

La mostra in particolare  metterà in evidenza il ricco lascito che Marsili donò a Bologna. Le istituzioni che vi prenderanno parte saranno: il Museo di Palazzo Poggi, che conserva la maggior parte degli strumenti e delle opere che facevano parte dell’Istituto delle Scienze e che per l’occasione riorganizzerà le sale dell’Architettura militare, che espongono quasi interamente materiali  donati da Marsili; le preziosissime armi da combattimento, prevalentemente turche, verranno invece esposte dal Museo Civico Medievale, mentre il Museo Civico Archeologico metterà in evidenza la cospicua raccolta di reperti che Marsili reperì durante le sue campagne di studio e di ricerca.La Biblioteca Universitaria di Bologna, che conserva manoscritti e libri a stampa posseduti da Marsili, esporrà una selezione di quelle opere, mentre l’Accademia di Belle Arti consentirà la visita alla propria gipsoteca, che comprende calchi di grandi sculture dell’età classica un tempo conservate a Palazzo Poggi.

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