Cari ascoltatori di RadioEmiliaRomagna, bentornati all’ascolto di Magazzini FreeMusic, la selezione musicale dall’archivio di Magazzini Sonori.
Nel nostro viaggio dalla Bassa alla Riviera e ritorno, ci permettiamo oggi una breve deviazione prima di tornare nella calda caldissima Bologna. Sull’Appennino, in direzione di Pistoia e della Toscana incontriamo infatti Porretta Terme, che proprio in questi giorni vive il fermento di un evento che da oltre venticinque anni la consacra a capitale europea della musica soul. Dal 23 al 26 luglio infatti si svolge il Porretta Soul Festival, una festosa kermesse che porta nella piccola località termale le stelle internazionali della “sweet soul music”, grazie all’impegno profuso ad ogni edizione dall’ideatore e organizzatore della rassegna Graziano Uliani.
Come ogni anno Magazzini Sonori partecipa al Porretta Soul Festival, rilanciando la diretta web dei concerti serali del Rufus Thomas Park: ogni sera dalle ore 20, collegandovi al portale www.magazzini-sonori.it, potrete assistere anche voi alla magia che ogni anno trasforma una cittadina dell’Appennino bolognese in una piccola Memphis.
Oggi dedichiamo quindi la nostra selezione musicale agli artisti che negli anni si sono avvicendati sul palco di Porretta, e cominciamo con un grandissimo che ha fatto la storia della musica soul: parliamo di Wilson Pickett che ha proposto a un pubblico entusiasta la sua In the Midnight Hour.
In the Midnight Hour – Wilson Pickett
Era il 1995 quando Wilson Pickett, che abbiamo appena ascoltato eseguire uno dei suoi storici brani, calcava il palcoscenico del Rufus Thomas Park. Si tratta della sua ultima esibizione in Italia, prima della scomparsa avvenuta circa dieci anni fa all’età di 64 anni. E da un indiscusso principe della “sweet soul music” passiamo a una giovane promessa, che si è esibita sullo stesso palcoscenico nel 2013. Si chiama Robin McKelle, e la sua voce di contralto è stata spesso paragonata a quella di Ella Fitzgerald. Ha all’attivo una già corposa carriera nella musica jazz, e proprio nel 2013 presentava al pubblico di Porretta Terme la sua ultima fatica, “Soul Flower”, un album tutto dedicato al soul. Dalla sua esibizione live, accompagnata dalla band The Flytones, ascoltiamo Miss you madly.
Miss you madly – Robin McKelle and The Flytones
Dopo la newyorchese Robin McKelle incontriamo una formazione decisamente particolare, gli Osaka Monaurail. Come suggerisce il loro nome, i membri della band arrivano da Osaka, Giappone, e sono attivi da oltre vent’anni sotto la guida del leader e front-man Ryo Nakata, soprannominato “il James Brown nipponico”. Sbarcati per la prima volta al Porretta Soul Festival nel corso della venticinquesima edizione, quest’anno hanno deciso di replicare e saranno presenti nel corso della prima serata della rassegna, tutta dedicata a James Brown. A voi un estratto dalla loro esibizione di due anni fa.
Dal Giappone, rieccoci negli States per raccontarvi la storia curiosa di una “bianchissima” località dell’Alabama, Muscle Shoals. Situata sulle rive del Tennessee, nonostante gli scarsi mezzi e i pochi stimoli, la cittadina diventa negli anni Sessanta l’improbabile terreno fertile di alcune delle musiche più creative e provocatorie d’America. Negli ormai mitici Fame Studios, nasce il sound dei più grandi successi di Aretha Franklyn e Etta James, solo per citare i casi più eclatanti. I musicisti di Muscle Shoals sono arrivati a Porretta Terme nel 2014, e hanno firmato questa fulminante versione di Do Right Woman, Do Right Man cantata da Toni Green e Vaneese Thomas.
Do Right Woman, Do Right Man (E. James) – Toni Green, Vaneese Thomas
Con Do Right Woman, Do Right Man e la Muscle Shoals All Star Band si avvicina la conclusione della nostra playlist di oggi, tutta dedicata al Porretta Soul Festival. Abbiamo aperto con la voce del grandissimo Wilson Pickett e chiudiamo con un’altra leggenda del soul che non ha bisogno di presentazioni, Solomon Burke. Con un medley da lui proposto nel 2009 vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla prossima puntata di Magazzini FreeMusic.
Medley – Solomon Burke