Cari ascoltatori eccovi ancora insieme a Marina Leonardi per una nuova trasmissione dedicata agli spettacoli in Emilia Romagna. Oggi andiamo a Modena, al Teatro Comunale Luciano Pavarotti dove il 31 marzo, nel contesto della stagione di balletto, si terrà la prima mondiale del nuovo spettacolo col quale Sylvie Guillem dirà addio alla scene. Un momento storico nella carriera di una delle più grandi ballerine di tutti i tempi che al teatro modenese, che la ospita per la messa a punto e le prove del nuovo spettacolo, ha presentato in anni recenti i suoi ultimi lavori, fra i quali 6000 miles away, a Modena nel 2012 in prima italiana e in seguito premiato con il Leone d’Oro alla Carriera della Biennale Danza di Venezia e PUSH, nel 2006, sempre in prima italiana.
Dopo una carriera senza precedenti, vissuta lungo quasi 35 anni di successi, sia nel campo del balletto classico che della danza contemporanea, Sylvie Guillem presenta il suo ultimo programma Life in Progress insieme al Sadler’s Wells di Londra dov’è artista associato dal 2006. Per questo speciale progetto, che sarà in cartellone a Londra dal 26 al 31 maggio e che si concluderà a Tokyo in dicembre, la ballerina interpreterà sia lavori esistenti che nuovi, firmati dai coreografi che hanno maggiormente influenzato la sua recente carriera in ambito contemporaneo. Danzatrice famosa in tutto il mondo grazie ad una lunga carriera svolta al Balletto dell’Opéra di Parigi, al Royal Ballet e al Tokyo Ballet, Sylvie Guillem ha interpretato alcuni ruoli chiave in lavori firmati da Kenneth MacMillan, Maurice Béjart, Frederick Ashton, William Forsythe e Mats Ek. Si è inoltre distinta come danzatrice in contesto contemporaneo interpretando successi come PUSH, Sacred Monsters e 6000 miles away.
Life in Progress sarà l’ultima opportunità di vedere l’artista danzare su un palcoscenico. Per l’occasione Sylvie Guillem interpreta due nuovi lavori fra i quali un a solo di Akram Khan, coreografo associato del Sadler’s Wells, e un passo a due con la ballerina del Teatro alla Scala Emanuela Montanari. Il nuovo duetto è firmato dal coreografo Russell Maliphant con le luci di Michael Hulls, entrambi artisti associati del teatro e già collaboratori di Sylvie Guillem in occasione dello spettacolo PUSH. Il programma comprende anche il solo Bye che Mats Ek ha creato per la ballerina e da lei già interpretato quale parte dello spettacolo 6000 miles away. Nella stessa occasione si vedrà anche Duo di William Forsythe, del 1996, danzato da due interpreti maschili.
“Ho amato ogni minuto di questi 39 anni – racconta Silvye Guillem – e oggi ne godo ancora allo stesso modo. Dunque perché smettere? Molto semplice: perché voglio fermarmi mentre sono ancora felice di fare quello che faccio con orgoglio e passione. Inoltre… ho un amico, un agente segreto, al quale ho dato ‘licenzia di uccidere’ nel caso provassi a continuare a danzare più a lungo del dovuto! E francamente, mi piacerebbe risparmiargli questo compito”.
Ma il firmamento del Teatro Pavarotti è pronto a illuminarsi con altre due étoile: Alessandra Ferri (10 aprile) impegnata in un nuovo spettacolo con la musica dal vivo del pianista Bruce Levingston e del quartetto d’archi dei Solisti dell’Opera Italiana e di Eleonora Abbagnato, (24 maggio) étoile dell’Opéra di Parigi, qui protagonista della ripresa di un’originale versione di Carmen creata da Amedeo Amodio nel 1995 per Aterballetto. Chiuderà la bella rassegna Modenadanza, il 28 maggio, la compagnia italiana Opus Ballet con un titolo originale con regia e coreografia di Philippe Talard dedicato al racconto e ai miti de La bella addormentata.
Ma torniamo all’addio alle scene di Silvie Guillem chiediamo al direttore del Teatro Comunale Pavarotti, Aldo Sisillo come mai una tournèe così importante, di una artista tanto importante parte proprio da Modena e cosa questo significhi per il suo teatro?
Intervista a Aldo Sisillo
Potete trovare maggiori informazioni sul sito: www.teatrocomunalemodena.it