E uno scoppiettante carpigiano, uomo di spettacolo e bravo cantante il personaggio di oggi. Di nome fa Paolo, di cognome fa Belli, un cognome con cui gioca spesso soprattutto sulle copertine dei suoi dischi. Belli… in smoking è il titolo del suo ultimo lavoro ma prima ci sono stati I più belli… di Paolo, Belli e .. pupe, Belli dentro…
Come capirete è un musicista che non è stato mai con le mani in mano anzi tutto il contrario considerato che già a 6 anni prendeva lezioni di pianoforte e che a tredici, dopo essersi iscritto al conservatorio di Reggio Emilia già componeva le prime canzoni di Rythm and blues. Nel 1984, assieme ad altri musicisti emiliani fonda un gruppo memorabile i Ladri di biciclette, band che ci ha regalato canzoni divertentissime come l’indimenticabile “Sotto questo sole” nata dalla collaborazione col genovese Francesco Baccini.
Nel 1988 arriva il primo contratto discografico e nel Febbraio 1989, con il brano Ladri Di Biciclette, la band partecipa al festival di San Remo. Nonostante l’incredibile eliminazione Ladri di biciclette ottengono un grande successo di critica e trionfano nelle classifiche di vendita.
Nell’estate 1989 aprono tutti i concerti nel tour di Vasco Rossi presentando anche il nuovo singolo, Dr. Jazz & Mr. Funk.
Nello stesso anno vincono il Festivalbar ed in autunno vengono premiati con il Telegatto come gruppo rivelazione dell’anno. In settembre esce il loro primo album, Ladri di biciclette, che vende più di 150.000 copie. Nel 1991 la band torna al Festival di Sanremo ed esce Figli di un Dio minore loro secondo album.
Alla fine dell’anno Paolo Belli decide di proseguire la sua carriera artistica da solo e lascia la band. Nel 1993 esce il suo primo lavoro, Paolo Belli & Rhythm machine. Da lì è tutta una strada in discesa con gli album che si susseguono così come le tournèe e le partecipazioni a serate e programmi. Come dimenticare la sua performance assieme a Dan Aykroyd sulla falsariga dei Blues Brothers trasmessa su Rai 3 a Quelli che il calcio?
Ma la musica non è il suo unico grande impegno; spesso, anche se in forma anonima e non pubblicizzata, Paolo Belli dedica il suo tempo a persone meno fortunate, attraverso l’associazione Rock no war e la Nazionale italiana cantanti.
Paolo Belli è stato capace di farsi conoscere anche all’estero grazie a una intensa tournèe realizzata due anni fa in Sudamerica e che lo ha portato con la Big band in Argentina, Uruguay e Cile, riscuotendo uno straordinario consenso e poi ancora a Nova Gorica, Praga e a Tenerife.
Clarissa Martinelli di Radio Bruno ha incontrato per noi Paolo Belli, che si sta preparando ai nuovi programmi autunnali.
Intervista a Paolo Belli.