24 ottobre 2011
Prosegue a Forlimpopoli la mostra Quadri di Gusto. Il Novecento rivelato nella Pinacoteca Civica di Forlì, ospitata, fino al 30 ottobre 2011, presso la chiesa dei Servi, per la quinta edizione di Mangiari Dipinti.
Nel clima delle celebrazioni artusiane e del successo e delle opportunità di collaborazione all’estero che Casa Artusi sta realizzando, le finalità dell’esposizione coniugano il gusto e le peculiarità della cucina artusiana con le tendenze e i gusti delle espressioni artistiche del nostro tempo.
Il patrimonio della pinacoteca forlivese ha messo a disposizione un nucleo di opere, nature morte, che si riconducono ai cibi e agli oggetti che animano la sfera della cucina e dell’arte culinaria. L’omaggio ad Artusi diviene tributo e possibilità di ampliare la conoscenza di pittori romagnoli e di area regionale del Novecento.
Si va da nature morte tradizionali, di chiara matrice ottocentesca (lungo una linea naturalistica che collega fra loro noti artisti della scuola forlivese, da Stanghellini a Maceo, da Camporesi a Mandolesi) a più recenti composizioni d’interno o figurali nelle quali l’elemento cibo assume un valore altamente simbolico (come nel caso del memorabile Monumento alla madreídi Giulio Ruffini).
L’iniziativa promossa dal Comune di Forlimpopoli con la collaborazione del’IBC sostituisce uníopportunità di valorizzazione per gli esponenti esponenti più rappresentativi del panorama pittorico romagnolo: il decano pittore d’origine lughese Giuseppe Tampieri, il forlimpopolese e corianese d’adozione Cesare Filippi, il cesenate Ugo Pasini e Marino Trioschi attivo a Fusignano.
Come sottolinea Orlando Piraccini, curatore della mostra assieme a Luciana Prati, non mancano sorprese e curiosità.
Dopo Forlimpopoli, la mostra Quadri di gusto, realizzata con l’apporto di Casa Artusi, e patrocinata dalla Provincia di Forlì-Cesena, sarà riallestita nella sede storica della Pinacoteca Civica di Forlì (corso della Repubblica 72) ed aperta al pubblico dal 5 novembre 2011.
Approfondimento sul sito di IBC.
