È Dante Alighieri il filo conduttore del Ravenna Festival 2015, che ha come titolo il verso finale della Commedia: “L’amor che move il sole e le altre stelle”. Si tratta di una programmazione che è solo l’inizio di un viaggio dantesco che durerà ben sette anni fino al VII centenario della morte del poeta, avvenuta a Ravenna. Si inseriscono in questo contesto L’amor che move il sole e l’altre stelle, commissionata dal Ravenna Festival al compositore Adriano Guarnieri che si cimenta con il Paradiso, e Vita Nuova, una creazione musicale di Nicola Piovani. Ed è proprio su questi due importanti episodi che prende l’avvio una collaborazione tra il Ravenna Festival ed il Festival dei Due Mondi di Spoleto per mettere in cantiere importanti coproduzioni e collaborazioni, come la residenza condivisa tra la città romagnola e quella umbra dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.
Ce ne parla Cristina Mazzavillani Muti, Presidente del festival, che vede alla Direzione artistica anche Angelo Nicastro e Franco Masotti . L’intervista di Claudia Graziani.
Intervista a Cristina Mazzavillani Muti
Il Falstaff di Verdi sarà quest’anno anche l’unico impegno operistico in Italia del maestro Riccardo Muti. La produzione di Falstaff coinciderà con un altro evento unico di rilevanza internazionale, la nascita della Riccardo Muti Italian Opera Academy promossa dalla RM Music. Con questa iniziativa il maestro Muti realizzerà per la prima volta un corso per direttori d’orchestra, portando a conclusione un percorso di formazione dei giovani musicisti, iniziato nel 2004 con la costituzione dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.
Com’è nata questa idea? Ce lo racconta il Maestro Riccardo Muti.
Intervista a Riccardo Muti
Tornando alla programmazione del Ravenna Festival, “La musica al tempo di Dante” costituirà un’intera sezione del programma di Ravenna Festival con un intenso percorso musicale che vedrà protagonisti ensemble specializzati nel repertorio medievale come LaReverdie, L’Ensemble San Felice, il coro Ludus Vocalis, I Cantori di San Marco, accanto ai quali, figureranno celebri attori e declamatori di versi come Ivano Marescotti e David Riondino.
Il festival ospiterà anche grandi orchestre e direttori internazionali come Zubin Metha e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Semyon Bickho e la Munchner Philharmoniker, Riccardo Muti e l’Orchesta Giovanile Cherubini che sarà tra l’altro protagonista dell’ormai tradizionale concerto sulle “Vie dell’Amicizia”.
Non mancheranno i musical e la danza con il capolavoro di Richard O’Brien Rocky Horror Show, tra i musical più rappresentati nel mondo e la prima italiana di un lavoro del coreografo inglese, Matthew Bourne dal titolo The Car Man. Sempre nella danza il coreografo scozzese Michael Clark presenterà in prima italiana la sua ultima creazione Animal / Vegetable / Mineral su musiche british rock di band come Sex Pistols e Scritti Politti. Da New York proviene invece il Dance Theatre of Harlem, storica compagnia Americana. La nostra Aterballetto, avrà un duplice spazio nel festival in cui proporrà creazioni di coreografi emergenti come il greco Andonis Foniadakis e degli italiani Michele Di Stefano e Giuseppe Spota.