Questi i titoli:
- Gioco d’azzardo: il Piano regionale di contrasto e prevenzione
- I numeri del Piano Telematico regionale (PiTER) 2011-2014
- Incontri tra imprese emiliano romagnole e del Sudafrica.
- Agricoltura – Al via il Registro unico dei controlli
- Formazione: 30 percorsi di Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) per tecnici specializzati
E’ partita la fase operativa del Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio di dipendenza dal gioco patologico 2014-2016 della Regione Emilia-Romagna. Il Piano prevede il coinvolgimento dei Comuni e degli esercizi commerciali attraverso la diffusione una vetrofania con il marchio “Slot Free ER” .La Regione, con ulteriori risorse rispetto ai Livelli essenziali di assistenza oggi definiti, ha attivato in ogni Azienda Usl un punto sperimentale di accoglienza e valutazione delle persone con problemi di gioco patologico, in rete con associazioni del terzo settore impegnate sul tema. Nel 2013, il gioco d’azzardo ha prodotto in Emilia-Romagna un fatturato di circa 6 milioni di euro e ha comportato l’assistenza di 1.102 persone da parte dei SerT delle Aziende Usl. Un dato, questo, fortemente in crescita. Si stima che i giocatori totali siano circa 10mila.
http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/gioco-dazzardo-ecco-il-piano-regionale-di-contrasto-e-prevenzione
Sono stati presentati nei giorni scorsi a Bologna in occasione del convegno “Nuovi diritti di cittadinanza al tempo dell’agenda digitale” – i risultati del Piano telematico dell’Emilia-Romagna 2011-2014. Il 100% della popolazione stata raggiunta con copertura a banda larga su tutto il territorio regionale a 2 Megabit per secondo – (obiettivo fissato dall’Agenda Digitale Europea) a fine 2013, 180 scuole sono state connesse in fibra ottica attraverso la rete Lepida, otre 12mila persone sono state formate con 851 corsi di alfabetizzazione informatica gratuita (“Pane e internet”), da Piacenza a Rimini, con una preponderante presenza femminile. Infine sono stati attivati oltre 70mila fascicoli sanitari elettronici. Sono solo alcune delle cifre che compongono il quadro raggiunto con l’applicazione e lo sviluppo del Piano telematico regionale” un lavoro che continua lungo un filo preciso” – ha affermato l’assessore regionale Alfredo Peri –all’interno di una strategia ben chiara perché nessuno resti escluso”. L’assessore ha auspicato la nascita, a livello nazionale, di una “Costituente digitale”, ovvero “un luogo dove più competenze e più saperi costruiscano le basi della nuova società digitale”. Entro fine anno saranno 230 le scuole connesse in fibra ottica attraverso la rete Lepida, per arrivare a 500 nei prossimi due-tre anni. “
http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/i-risultati-del-piano-telematico-2011-2014
La Regione Emilia-Romagna e il Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con Isiamed e l’Ambasciata del Sudafrica in Italia ha organizzato due giorni di incontri, il 23 e il 24 settembre, tra imprese emiliano romagnole e del Sud Africa. Obiettivo degli incontri è quello di valutare nuove collaborazioni che possano dare un seguito al lavoro svolto fino ad oggi dalla Regione nel creare relazioni istituzionali e commerciali con la Rainbow Nation. Ci saranno anche sessioni di business to business con le imprese. A Reggio Emilia invece si terrà un seminario aperto al pubblico e dedicato al tema “Sudafrica – Emilia-Romagna: opportunità economiche e di scambio per l’agrifood processing, le energie rinnovabili e il manifatturiero”, oltre ad una sessione pomeridiana di b2b.La delegazione sudafricana è composta da 20 imprese che lavorano nei settori: agricoltura, trasformazione dei prodotti agricoli, green economy, energie rinnovabili, costruzioni e infrastrutture, manifattura, produzione di artigianato e tecnologie dei servizi.
Ci sarà meno burocrazia in campagna grazie al Registro unico dei controlli, voluto dall’assessorato regionale all’Agricoltura, che è stato presentato il 22 settembre a Bologna. Si tratta di una risposta concreta che la Regione ha voluto dare alla richiesta di semplificazione che venivano dal mondo agricolo. “Con il Registro unico – riferisce l’assessore regionale Tiberio Rabboni – si riduce il numero dei controlli , si alleggerisce il peso della burocrazia sulle aziende, senza però rinunciare a quella capacità di vigilanza che costituisce la garanzia della qualità dell’agroalimentare italiano”. Il Registro unico è stato tenuto a battesimo dal ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina “L’iniziativa della Regione Emilia-Romagna – ha detto Martina – sarà uno dei pilastri di quello che faremo a livello nazionale” . Operativo dal mese di agosto, Il Registro è un archivio informatico in cui vengono inseriti i risultati di tutti i controlli in azienda compiuti dai diversi Enti: Uffici regionali, Agrea, Province, Comunità montane, Unioni di Comuni, Arpa e Aziende Usl.. Permette di semplificare e velocizzare la complessa macchina delle ispezioni che riguardano il mondo agricolo, evitare doppioni e sovrapposizioni e far risparmiare tempo e denaro, sia ai controllori che ai controllati.
http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/al-via-il-registro-unico-dei-controlli
Al via per l’anno formativo 2014-2015 i percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS): la Regione Emilia-Romagna ha approvato e finanziato 30 corsi che formeranno tecnici specializzati in grado di gestire i processi organizzativi e produttivi nelle imprese, anche in settori di innovazione tecnologica. I percorsi sono progettati e svolti congiuntamente da enti di formazione professionali accreditati per la formazione superiore, da istituti secondari superiori, anche in rete fra loro, dalle università e da una o più imprese. Le attività dovranno essere avviate 28 Novembre 2014.
I 30 corsi IFTS sono rivolti a giovani e adulti, non occupati o occupati in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore. L’accesso è consentito anche a chi è in possesso dell’ammissione al quinto anno dei percorsi liceali, e a chi non possiede il diploma di istruzione secondaria superiore ma che può accreditare le proprie competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, di formazione o di lavoro. I percorsi – a cui potranno accedere complessivamente 600 persone – hanno una durata complessiva di 800 ore, con periodi di stage, di circa 300 ore. Obiettivo dei diversi percorsi è quello di far acquisire ai partecipanti competenze tecniche necessarie per lavorare in diversi settori chiave dell’economia regionale dalla meccanica all’enogastronomia.
Informazioni
http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/rete-politecnica