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26 Luglio 2013 | Mostre

Un’estate piena di… mostre

Al mare o ai monti, voglia di relax e di cultura

A cura di Carlo Tovoli

26 luglio 2013

Estate, voglia di relax al mare o ai monti, ma anche occasione per recuperare qualche mostra ancora aperta, e le opportunità davvero non mancano.
Se alla sera i tanti cinema all’aperto ci permettono di recuperare i “buchi” della passata stagione cinematografica, i musei, soprattutto nei luoghi di vacanza, allungano l’orario serale, organizzando incontri, visite guidate e spettacoli.

Iniziamo con alcune proposte per il nostro viaggio culturale e lo facciamo a piedi nudi sulla spiaggia, indossando il costume. Tutti i giorni, fino all’8 settembre, sulla spiaggia libera di Cesenatico possiamo liberamente proteggerci dal sole sotto le “Tende al mare”, l’originale rassegna d’arte nata ben sedici anni fa in occasione della grande mostra dedicata a Dario Fo e a Franca Rame, e poi rinnovatasi, estate dopo estate, grazie anche al contributo a noti esponenti dell’arte romagnola come Tonino Guerra, Ilario Fioravanti ed oggi Tonina Cianca. Spostiamoci a Riccione dove, fino al 6 ottobre, alle Ville Franceschi e Mussolini c’è la grande mostra dedicata  alla figura e all’opera di Ligabue. Circa 80 opere tra dipinti, disegni e sculture, che ripercorrono le tappe fondamentali della sua vicenda umana ed artistica, dagli esordi fino agli ultimi anni di vita. accompagnati da un illustre “Cicerone”: Cesare Zavattini. Restando sempre sull’Adriatico, Bellaria Igea Marina celebra il centocinquantesimo anniversario della nascita di Alfredo Panzini con una mostra, aperta fino all’8 settembre dedicata ai rapporti dello scrittore col mondo femminile, spesso al centro delle sue narrazioni. Pensate che Panzini scrisse anche un’opera sulla moda, convinto che solo la “moda” può aiutarci a capire i “modi” delle donne.

Ci spostiamo quindi all’interno, a Bagno di Romagna. Qui, fino al 15 settembre, il centro storico e il Palazzo del Capitano sono animati con le opere di due valenti esponenti romagnoli dell’arte fabbrile, Roberto Giordani e Giovanni Martini. L’arte ceramica contemporanea si mostra invece a Faenza con leopere dei finalisti del 58° Premio Faenza al Museo Internazionale delle Ceramiche fino al 22 settembre. Il Concorso Internazionale di Ceramica ha segnato la storia culturale di Faenza nel XX secolo, e ne ha fatto un punto di riferimento ceramico a livello mondiale. Arriviamo a Bologna dove, alle notti di cinema all’aperto proiettato sullo schermo più grande d’Europa, si affianca la storia del cinema prima della nascita dei cinema, ovvero delle sale cinematografiche, grazie al leggendario Grand Théâtre Morieux, un teatro ambulante che nel suo girovagare, di villaggio in villaggio, nelle feste paesane del Nord della Francia e del Belgio, tra il 1885 e il 1930, fece conoscere e apprezzare al grande pubblico prima gli spettacoli di lanterna magica e poi, col Novecento, le cosiddette “immagini in movimento”. I coloratissimi manifesti degli spettacoli del teatro insieme a parti della scenografia sono esposti fino al 31 agosto in Sala Borsa.

Sempre a Bologna al Museo Medievale, fino al 29 settembre, la mostra “Sete fruscianti sete dipinte”: la ricca collezione di tessuti, ricami e galloni del Museo è accostata a ritratti femminili e maschili, esempi della moda tra ‘500 e ‘700. Il viaggio nella moda a Bologna continua fino al 25 agosto al Museo Davia Bargellini con un’esposizione dedicata allo stile vintage e alla moda che trae ispirazione dal passato. Sono esposti gli abiti della Sezione tessile che si è formata al Museo negli ultimi tre anni, grazie a donazioni pervenute da sartorie bolognesi e da privati. Da non perdere inoltre al MAMbo fino al 1 settembre l’originalissima esposizione collettiva dedicata ai rapporti fra donne e arte in Italia dal titolo “Autoritratti. Iscrizioni del femminile nell’arte italiana contemporanea”.

E chiudiamo quest’itinerario, certamente incompleto, con uno degli autori che abbiamo ricordato all’inizio di questo viaggio, Cesare Zavattini. Cesare Zavattini, nato a Luzzara  nel 1902 e morto a Roma nel 1989, è nella cultura italiana del secolo scorso una delle personalità che meglio ha interpretato la ricchezza di idee, la versatilità e lo spirito curioso che hanno attraversato il paese, producendo esiti di altissimo livello nelle più diverse discipline. Grazie alla generosa disponibilità dei suoi figli, Arturo e Marco, ilComune di Reggio Emilia ha acquisito l’Archivio di Cesare Zavattini, lo scorso anno, e per rendere omaggio allo straordinario “Za”,la Biblioteca Panizzi espone, fino al 31 agosto, una parte delle migliaia di documenti di cui si compone il fondo archivistico, di eccezionale valore artistico, civile e culturale.

Per conoscere le altre mostre in Emilia-Romagna vi consiglio di visitare il portale Cultura della Regione Emilia-Romagna (http://cultura.regione.emilia-romagna.it).
Buon estate a tutti e buone vacanze da Carlo Tovoli!

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