Uniche date italiane quelle di Bologna, al Teatro Comunale dal 25 al 28 febbraio, per la versione opera lirica del nuovo lavoro di Pippo Delbono che con i partner storici della sua compagnia, Bobò su tutti, e con gli attori e danzatori croati del Teatro Nazionale di Zagabria, dove ha debuttato a dicembre, e un profugo afgano, mette in scena il suo Vangelo contemporaneo, spettacolo che si misura con la parola evangelica intrecciata ai versi di Pasolini, alle confessioni di Sant’Agostino e alle riflessioni dello stesso Delbono, nutrite di autobiografia e della attualità della tragedia dei profughi e dei forzati dell’immigrazione che approdano ogni ora in Europa.
Un lavoro corale dove gli attori sollecitati come sempre da Delbono a farsi soggetti attivi nella creazione sono in scena con la loro forte e riconosciuta professionalità e con tutto il portato delle loro vicende umane, segnate da guerre feroci e recenti.
Prodotta da ERT Fondazione e dal Teatro Nazionale Croato, Vangelo è un’opera lirica vera e propria, sul podio del Comunale il maestro Gabriele di Iorio conduce una ricca tessitura musicale: i lieder di Schumann, ma anche un omaggio a Frank Zappa, Sympathy for the Devil dei Rolling Stones, il Don Giovanni di Mozart e Exeredati mundi, la composizione originale, per orchestra e coro polifonico, di Enzo Avitabile.
Nel ricordarvi che sabato 27 febbraio alle ore 11.30, in Sala Borsa a Bologna, Pippo Delbono e gli attori della compagnia incontreranno il pubblico per conversare dell’opera, lascio che sia Delbono a raccontarci il suo Vangelo abitato da madonne, cristi e martiri della contemporaneità.
Intervista a Pippo Delbono