Adesso le genti mie stanno
tutte in sbando
Chiedono e nessuno può ascoltare.
Sentiamo un’ombra avvolgente
cadere sulle nazioni del mondo.
Una generale scontentezza sporge
tutti i cuori verso quel luogo
dove tutto si rompe, dove il popolo
muore. Ma tu non dire il nome
di quello sfascio – e metti nella testa
nel respiro un paesaggio di pace.
Mettiti dentro più che puoi
una pace – Mettila dentro i pensieri
appoggiala alla fronte
e sulla testa come una brocca
porta la pace con quell’attenzione
che non cada – che non si versi una goccia
di pace. Calmati ora, calma tutto il sangue.
(Mariangela Gualtieri)
Cari ascoltatori siete di nuovo insieme a Marina Leonardi per una nuova trasmissione dedicata agli spettacoli in Emilia Romagna. Le splendide parole con cui abbiamo aperto sono di Mariangela Gualtieri, attrice e drammaturga, cofondatrice del Teatro Valdoca di Cesena e anche una delle voci più belle e importanti della poesia italiana contemporanea. Mariangela Gualtieri fino a domenica 21 presenta in prima nazionale al Teatro Valdoca (via Aldini 26) di Cesena il suo nuovo spettacolo, un monologo dal titolo Voci di tenebra azzurra.
Una donna poeta si dispone al dialogo con interlocutori non visibili, in un’apertura che chiama in campo le maestre e i maestri del passato, ciò che hanno detto e pensato: è stato tutto inutile se siamo arrivati fin qui? O forse è tempo di un ascolto più acuto, di un silenzio più largo, di un amore più adorante per la terra e per tutte le specie che la popolano.
In questo viaggio nella contemporaneità, Mariangela Gualtieri struttura il suo recitato in una forma più prossima al monologo, intercalando l’aspra denuncia all’intima introspezione, le osservazioni stupite della natura a una serie di domande decisive, fino a condurre lo spettatore verso un atteggiamento di risvegliata attenzione, fuori dai torpori del presente.
Il preciso disegno di luci e la regia di Cesare Ronconi, l’altro cofondatore del Teatro Valdoca, l’accurata ricerca del suono e alcuni pregnanti oggetti di scena creati da Patrizia Izzo, fanno di questa essenziale partitura visiva e sonora una piccola, preziosa pièce di vivo teatro.
A chi non potesse vedere dal vivo questo nuovo spettacolo di Mariangela Gualtieri consigliamo almeno la lettura di qualcuno dei suoi bellissimi testi: tra quelli più recenti, Senza polvere senza peso, Bestia di gioia, Caino, tutti editi da Einaudi e ancora Paesaggio con fratello rotto (Luca Sossella, 2007), Sermone ai cuccioli della mia specie (L’arboreto Editore, 2006).
Potete trovare maggiori informazioni sul sito: www.teatrovaldoca.org
Un saluto da Marina Leonardi.