10 gennaio 2014
Inaugurata in occasione delle festività natalizie, da non mancare a Bologna è la mostra dedicata al pittore bolognese Mario de Maria, ovvero Marius Pictor (1852-1924), definito da Gabriele D’Annunzio “il pittore delle lune” per la sua predilezione per i temi notturni.
La mostra, curata da Elena Di Raddo, è allestita presso Sala d’Ercole, Manica Lunga e Sala Farnese di Palazzo D’Accursio e nasce con lo scopo di ripercorrere l’intera attività artistica di de Maria attraverso una cinquantina di capolavori conservati presso musei, quali le Collezioni Storiche dell’Istituzione GAM di Bologna e la Galleria d’Arte Moderna di Milano e diverse collezioni private italiane.
L’esposizione, articolata in sezioni cronologiche e tematiche, ripercorre l’intera attività pittorica di Mario de Maria, evidenziando anche i rapporti con artisti a lui vicini tra i quali i bolognesi Luigi Serra, Raffaele Faccioli, Luigi Busi, Luigi Serra e i compagni di lavoro negli anni romani e veneziani – Vincenzo Cabianca, Nino Costa, Giulio Aristide Sartorio – dando conto anche dei suoi interessi per la fotografia e per la progettazione architettonica, a partire dagli anni Novanta dell’Ottocento fino al 1920.
De Maria è un artista che non limita il suo campo d’azione e di conoscenze a un ambito regionale o nazionale: le sue scelte artistiche, infatti, sono influenzate dalla letteratura e dalla poesia, in particolare quella simbolista e decadente, conosciuta anche attraverso la frequentazione di Angelo Conti e, soprattutto, di Gabriele D’Annunzio.
La passione per la pittura e le buone condizioni economiche della sua famiglia, gli consentirono di viaggiare nelle più grandi città europee, tra cui Vienna e Parigi, dove rimase affascinato dai grandi capolavori dell’arte antica e moderna: qui l’interesse dell’artista si soffermò soprattutto sulla pittura del XVII secolo. In Italia soggiornò a Roma e Venezia, dove ebbe un ruolo determinante nell’organizzazione delle prime edizioni della Biennale.
La prima sezione della mostra (Da Bologna a Roma, la Campagna romana, il paesaggio decantato) è incentrata sul periodo della sua formazione a Bologna, in cui egli si dedicò essenzialmente alla pittura di paesaggio, soffermandosi a descrivere luoghi naturali suggestivi, oppure scene che hanno come protagonisti gli animali, la gente del popolo, ma anche monaci e suore che diventeranno un soggetto predominante nella stagione più matura; si passa poi alla seconda e terza sezione in cui protagonisti sono i paesaggi, le luci e le atmosfere delle città di Parigi e di Brema, luogo d’origine della moglie.
Di grande interesse artistico e culturale è il periodo veneziano di de Maria (1894-1907) che troviamo nella quarta sezione (Venezia al chiaro di luna), caratterizzato dall’indagine sulla natura misteriosa e suggestiva della città, dove i colori dei dipinti si fanno più cupi e la luna agisce sul paesaggio in chiave evocativa.
Nella quinta sezione (La pittura colta: il mistero delle cose) viene esaltato uno degli aspetti più significativi della sua arte: il fantastico, legato anche alle sue conoscenze sulla pittura nordica; suggestioni legati al mito e alle leggende popolari arricchiscono le sue opere, rielaborate con grande fantasia e ricche di presenze misteriose e talvolta inquietanti.
Le fotografie dell’ultima sezione (L’arte totale: fotografia, architettura) dimostrano che Mario de Maria è un perfetto interprete di un’idea di arte totale, influenzata dalle teorie wagneriane e dall’arte secessionista; durante la sua lunga carriera si interessò infatti a varie forme artistiche, mettendo in pratica pittura, fotografia e architettura, il cui apice è rappresentato dalla progettazione e realizzazione della Casa dei Tre Oci a Venezia.
La mostra è promossa dall’Associazione Bologna per le Arti in collaborazione con il Comune di Bologna.
Mario de Maria (Marius Pictor) – Il pittore delle lune
Bologna, Palazzo D’Accursio – Sala d’Ercole, Manica Lunga, Sala Farnese
20 dicembre 2013 – 9 febbraio 2014
Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle18.30
Ingresso: libero
Sito web: www.mariodemaria.com