“Il Meis, Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, va avanti”. Lo ha dichiarato lo scorso aprile il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, inaugurando a Ferrara la Festa del Libro Ebraico. Aperto ufficialmente nel dicembre 2011, il Meis attende da tempo di essere portato a compimento. Il Museo ha sede nel complesso delle ex carceri cittadine, un edificio collocato in pieno centro urbano, a breve distanza dall’area dell’ex ghetto dove si trovano, tuttora, le storiche sinagoghe e altri importanti segni del celebre passato ebraico di Ferrara. L’ex carcere è drammaticamente legato alle vicende che videro Ferrara segnata dalla violenza fascista. Testimoni confermano l’incarcerazione di antifascisti ed ebrei, alcuni dei quali furono barbaramente trucidati dai repubblichini o deportati nei lager nazisti. Tra gli ebrei reclusi nel carcere a causa della militanza antifascista, tra il maggio e il luglio del 1943 ci fu anche un detenuto illustre, il grande scrittore Giorgio Bassani. Dismesso nel 1992, l’edificio è oggetto da anni di un importante intervento di riqualificazione. Il Museo qui ospitato diverrà il luogo privilegiato in cui conoscere la storia, il pensiero e la cultura dell’ebraismo italiano. Attualmente alcune sale accolgono iniziative e mostre temporanee. E fino al 27 luglio è possibile visitare gratuitamente una mostra-omaggio al grande artista italiano Emanuele Luzzati, illustratore, cineasta e scenografo, amato ed apprezzato in Italia e all’estero. È qui proposta il lvoro di Luzzati legato ai temi dell’ebraismo: del maestro genovese sono esposte numerose operetra illustrazioni originali, bozzetti, tavole, ma anche teatrini dipinti a mano, fotografie e ceramiche provenienti dall’archivio del Museo Luzzati di Genova.
Emanuele Luzzati, nato a Genova nel 1921, nel 1940 è costretto ad abbandonare la sua città a causa delle leggi razziali. Trasferitosi a Losanna, studia e si diploma all’Ecole des Beaux Arts. Rientra in Italia nel 1945 e nel corso della sua carriera realizza più di cinquecento scenografie per prosa, lirica e danza nei principali teatri italiani e stranieri; illustra e scrive anche diversi libri dedicati all’infanzia e produce film d’animazione, ricevendo per ben due volte la nomination agli Oscar. Muore a Genova il 26 gennaio 2007, nella casa dove ha abitato tutta la vita, lasciandoci la ricchezza del suo mondo fantastico, e l’immediatezza ed espressività di uno stile che lo ha reso un maestro in ogni campo dell’arte applicata.
Curata da Sergio Noberini, direttore del Museo Luzzati di Genova e MichelaZanon, del Comitato Scientifico del Meis, la mostra è in tre sezioni: Vita, Colore, Fiabe. Vita, perché il mondo ebraico è vitale e gli ebrei italiani lo testimoniano festeggiando le diverse fasi della vita e del calendario ebraico che Luzzati ha saputo raccontare con gioia e freschezza. Colore, perché il mondo che il Maestro racconta è animato da tinte fiammeggianti, come nelle tavole originali del film d’animazione Jerusalem (1991), e che sembrano permanere anche quando lavora in monocromia, basti vedere le immagini realizzate per le illustrazioni dei libri presenti in mostra, tra cui il Golem o Il Fabbricante di specchi di Primo Levi. E, infine, Fiabe perché che si tratti di storia, leggenda o racconto biblico, la dimensione è sempre quella fiabesca. Una narrazione che troviamo anche nella produzione degli spettacoli teatrali quali la Lea Lebovitz, il Dibbuk e il Golem.
Un’occasione unica per avvicinarsi, attraverso l’opera di Luzzati, ad un ebraismo vissuto con gioia, convinzione e sincerità.
Tutte le informazioni sul sito www.meisweb.it
Un saluto dal vostro inviato a Ferrara Carlo Tovoli
Orari:
Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
In occasione della festa di Shavuoth, mercoledì 4 e giovedì 5 giugno, chiuso.
Ingresso libero