8 settembre 2011
L’occasione per parlarne c’è tutta: la Giornata mondiale per la lotta all’analfabetismo e noi che in Italia abbiamo avuto l’esperienza straordinaria del Maestro Alberto Manzi e della popolare trasmissione della Rai: Non è mai troppo tardi, vogliamo ricordarlo, assieme agli altri maestri che hanno contribuito a combattere l’analfabetismo nel nostro paese.
Così apre oggi a Torino il convegno Storia e storie dell’analfabetismo, organizzato dal Centro Alberto Manzi, promosso dall’Assemblea legislativa e dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna, dal Ministero dell’istruzione, dal Dipartimento di scienze dell’educazione dell’Università di Bologna e dalla Rai, in collaborazione con il Comitato Italia 150.
Obiettivo del convegno è quello di approfondire il ruolo del maestro Manzi nella lotta all’analfabetismo e non solo nella sua famosa trasmissione negli anni Sessanta, che pare abbia insegnato a scrivere a più di un milione di italiani, ma anche del suo impegno di 40 anni nella scuola, tra gli indios campesinos del Sud America, tra gli immigrati in Italia, oltre a quello di scrittore, soprattutto per bambini.
Nelle due giornate di convegno, grazie alla partecipazione di numerosi esperti e studiosi, verranno ricordate anche le figure di altri maestri e maestre che hanno contribuito alla lotta contro l’analfabetismo, Come Federico Moroni, esperto di arte pittorica infantile, o Angelo Longo, il “maestro pilota”; Maria Maltoni, che fece della scuola una “missione”; Alberto Calderara, “costruttore” di un sapere didattico sulla lingua italiana, sull’aritmetica e sul disegno; o Giuseppina Pizzigoni, a lungo impegnata nella formazione degli insegnanti.
Sarà anche l’occasione per fare il punto sull’analfabetismo oggi.
Sulla figura del maestro Manzi la Regione Emilia-Romagna ha commissionato alla Doxa un’indagine su un campione di 1000 persone in cui emerge che la sua figura è ancora ben presente nella mente degli italiani. Oltre un terzo degli intervistati ricorda le trasmissioni educative della Rai; il ricordo arriva al 62% tra gli adulti da 55 a 69 anni, e al 42% tra i più anziani. Anche i giovani dichiarano di avere in mente queste trasmissioni, forse perché ne hanno sentito parlare.
Ben il 27% degli italiani oggi ricorda Alberto Manzi. E’ un ricordo legato soprattutto alla capacità di farsi capire e spiegare con chiarezza le materie di studio, sia ai bambini che agli adulti. Quattro italiani su dieci dichiarano oggi di avere conosciuto persone che non sapevano né leggere né scrivere; se si circoscrivono i ricordi alle persone della famiglia, risulta che circa un italiano su quattro ha avuto in famiglia almeno un nonno o altro parente che non sapeva né leggere né scrivere. Cercando ancora nella memoria, il 5% degli italiani ricorda che le persone analfabete conosciute seguivano le trasmissioni di Alberto Manzi.
Proviamo ad approfondire quindi le caratteristiche del suo modo di insegnare e lo facciamo con il professor Alberto Farné, tra i relatori del convegno, ordinario di pedagogia all’Università di Bologna, e autore del libro: Alberto Manzi l’avventura di un maestro, edito da BUP in collaborazione con il Centro Alberto Manzi.
Intervista ad Alberto Farné
Il convegno analizza anche alcuni fenomeni attuali: più che di analfabetismo in senso tradizionale, oggi si può parlare infatti di analfabetismi. C’è il cosiddetto analfabetismo funzionale, con cui si indica l’incapacità di una persona di usare in modo efficace gli strumenti di lettura, scrittura e calcolo nella vita quotidiana. C’è l’“analfabetismo di ritorno”: è quello di chi, pur avendo imparato a leggere e scrivere, a causa della poca pratica ha dimenticato quanto aveva appreso in passato. C’è l’analfabetismo scientifico; ed è ormai comune parlare di digital divide, cioè di quella forma di divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione (in particolare computer e internet) e chi ne è escluso.
Concludiamo il nostro servizio con un’intervista al prof Giorgio simonelli , dell’Università cattolica di Milano e relatore al convegno. Prof. Simonelli qual è stato il ruolo della TV nel combattere l’analfabetismo.
Intervista a Giorgio Simonelli
Vi ricordo che l’iniziativa dedicata ad Alberto Manzi a Torino prevede anche due mostre: Alberto Manzi. Storia di un maestro, la mostra antologica dedicata ad Alberto Manzi allestita presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e Maestro, raccontami una storia, la mostragioco interattiva dedicata al maestro Manzi scrittore per ragazzi, presso la Biblioteca Civica Villa Amoretti.
DIRETTA WEB DELL’EVENTO sul sito della Regione Emilia-Romagna.