Cari ascoltatori, non occorre recarsi a Roma per scoprire il “Novecento romano” e tutti gli intrecci, i movimenti e i linguaggi che si sono succeduti in uno dei periodi culturalmente più fecondi per la città eterna. Abbiamo l’opportunità di ammirare tutto questo alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo che, fino al 5 luglio, continua con la mostra “Roma 900″ l’indagine della grande arte italiana del XX secolo.
L’esposizione presenta oltre 100 opere selezionate tra le tremila della Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale: dipinti, sculture e lavori grafici che costituiscono un patrimonio prezioso per la storia del collezionismo e della cultura artistica a Roma e in Italia sullo scorcio dell’Ottocento e lungo la prima metà del Novecento. La Galleria d’Arte Moderna di Roma, aperta al pubblico nel 1925, proprio in quegli anni avvia un programma di acquisizioni guidato dalle autorità civiche al fine di documentare l’ambiente artistico della capitale d’Italia nei suoi molteplici aspetti, dall’Italia post-unitaria al fascismo.
L’attenzione è rivolta alle rassegne espositive organizzate nella capitale, in particolare, dal 1931, alle Quadriennali d’Arte Nazionale, e da donazioni private che in alcuni casi hanno incrementato la collezione con fondi consistenti di uno stesso artista. A opere emblematiche come Il Cardinal Decano di Scipione, del 1930, in mostra a Mamiano, si affiancano numerose testimonianze delle tendenze artistiche presenti nella cultura figurativa della prima metà del XX secolo, dal tardo Naturalismo al Realismo Magico, dal Secondo Futurismo all’articolato percorso della scultura italiana tra tradizione e modernità; l’arte italiana è documentata in tutte le sue numerose sfaccettature e nel rapporto dialettico con le avanguardie europee. L’acquisizione negli anni Novanta di un’opera come Comizio di Giulio Turcato del 1950, pure esposta a Mamiano, conclude idealmente questo percorso segnando in questo modo il passaggio ai linguaggi della contemporaneità.
Entriamo in mostra. Ci accolgono sontuose figure femminili, Ritratti di celebri personaggi, Vedute dell’Urbe e della campagna romana, Nature morte rigorose o vibranti. Gli artisti sono tra i più celebri: De Chirico, Guttuso, Capogrossi, Balla, Casorati, Sironi, Carrà, Mafai, Scipione, insieme a Afro, Carena, De Carolis, Depero, De Pisis, Donghi, Manzù, Marini, Pirandello, Prampolini, Sartorio, Tato e Turcato, solo per citarne alcuni.
La mostra permette anche un originale confronto tra due collezioni, quella romana e quella della Fondazione Magnani Rocca, mettendo in rapporto opere di medesimi autori – come Guttuso, De Pisis, Carrà, Severini, Manzù, De Chirico, Mafai, Tamburi – eseguite in tempi e in situazioni diverse. La mostra, curata da Maria Catalano, Federica Pirani, Stefano Roffi è corredata da un ricco catalogo pubblicato da Silvana Editoriale. Tutte le informazioni sul sito www.magnanirocca.it
Un saluto dal vostro Carlo Tovoli.