27 agosto 2013
Aviaria, le risposte alle domande più frequenti
Ci sono problemi a mangiare alimenti che contengono uova crude? Devo usare qualche precauzione per le galline del pollaio domestico? Ma se non ci sono pericoli di contagio, perché vengono sequestrate le uova? Queste sono solo alcune delle domande più frequenti che i cittadini, all’indomani della scoperta di focolai di influenza aviaria in allevamenti nel ferrarese e sul confine tra le province di Bologna e Ravenna, hanno posto agli operatori degli uffici informazione dei Comuni e delle Aziende sanitarie locali. Per rispondere a questi e ad altri quesiti, la Regione Emilia-Romagna e le Aziende Usl di Imola e Ferrara hanno raccolto le domande più frequenti arrivate in questi giorni e reso disponibili le relative risposte sui siti internet della Regione e nel servizio di attualità della nostra radio, dove sono disponibili, sotto forma di Faq, le informazioni più richieste. Per maggiori info: http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/aviaria-per-saperne-di-piu-attiva-una-pagina-di-faq
Aviaria, nuovo caso di contagio in un allevamento di tacchini a Portomaggiore (Fe)
La rete di protezione stesa dalle autorità sanitarie ha evidenziato un nuovo focolaio di contagio da aviaria. Si tratta di un allevamento di 18 mila tacchini a Portomaggiore, nel ferrarese, nel quale si era verificata una mortalità anomala di volatili. L’allevamento si trova non molto distante dal sito di Ostellato, il primo a essere stato colpito. Gli esami specialistici condotti dalla sezione di Forlì dell’Istituto zooprofilattico, confermati dal Centro nazionale di riferimento per l’influenza aviaria di Padova hanno confermato la presenza del virus del tipo H7. Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, le autorità sanitarie confermano che non vi è alcun rischio per l’uomo derivante dal consumo di carni di tacchino. http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/aviaria-nuovo-caso-di-contagio-in-un-allevamento-di-tacchini
Primo datacenter pubblico c’è tempo fino al 31 ottobre per aderire
Gli enti della Community Network dell’Emilia-Romagna e le imprese interessate possono fare richiesta per accedere ai nuovi servizi di calcolo, storage, disaster recovery, backup e business continuità messi a disposizione con la costruzione di un datacenter pubblico a Parma. La Regione Emilia-Romagna e il Comune di Parma hanno affidato la realizzazione della struttura, prima in Italia in luoghi della Pubblica Amministrazione, a Lepida Spa. La realizzazione, con alti livelli di affidabilità e sicurezza e con costi inferiori rispetto a quelli del mercato, aiuterà lo sviluppo territoriale costruendo un rapporto pubblico-privato che possa fornire vantaggi alla Pubblica Amministrazione, in termini di servizi e di risparmi, ma anche ai privati in termini di attrattività territoriale e disponibilità dei servizi. Sul sito di Lepida Spasono disponibili informazioni sulle modalità concui enti e imprese potranno chiedere di accedere al datacenter. E’ disponibile inoltre il testo della dichiarazione che gli enti e le imprese possono firmare presso gli uffici di Lepida a Bologna, o nella sede di LTT a Parma, entro il 31 ottobre. http://www.regionedigitale.net/dallemilia-romagna/notizie-2013/agosto/emilia-romagna-per-aderire-al-primo-datacenter-pubblico-c2019e-tempo-fino-al-31-ottobre
Eventi calamitosi novembre 2012, 2 milioni e 200 mila euro per 39 interventi di ripristino
È diventata esecutiva l’ordinanza con la quale vengono stanziati i fondi per interventi urgenti sulle opere di regimazione e di difesa idraulica, di difesa del suolo e di mitigazione delle conseguenze degli eventi alluvionali, dissesti e mareggiate che si sono verificati nel novembre 2012. Il provvedimento prevede quindi un primo stanziamento di 2.200.000 euro sulle risorse del Fondo di Protezione Civile nazionale che finanzieranno 39 interventi nelle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ferrara, Ravenna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza in collaborazione con i Servizi Tecnici di Bacino, quali enti attuatori. La stessa ordinanza ha approvato in linea tecnica ulteriori 51 interventi la cui attuazione sarà subordinata all’effettiva disponibilità di risorse.
Terremoto. Oltre 112.000 euro raccolti in Australia per la ricostruzione
L’Australia ha raccolto un totale di $164.340, pari a 122.00 euro, dei quali: $125,650 raccolti dal Comitato “Australia for Emilia-Romagna Earthquake Appeal” e $38,700.00 dal “Victorian Emilia-Romagna Earthquake Appeal Fundraising Committee” che si è voluto unire, con il suo sostanzioso contributo, alla gara di solidarietà a favore della ricostruzione alla quale hanno partecipato con generosità migliaia di italiani da tutti gli Stati d’Australia. La campagna, partita oltre un anno fa come iniziativa dell’Associazione Emilia-Romagna Sydney- Wollongong ha incontrato subito il sostegno di molti volontari che hanno aderito con entusiasmo e solidarietà. La campagna si è conclusa con successo nel luglio scorso con il trasferimento dei fondi, reso possibile con l’aiuto degli “Scalabrini Villages Ltd” che hanno agito quali “Trustee” dell’Emilia-Romagna Earthquake Appeal Fund.