Bologna, il Writing e la Street Art: l’associazione non è casuale, anzi. Si può parlare quasi di una “tradizione” che ha qui radici già dai primi anni Ottanta. Forse non tutti ricordano che nel 1984 la Galleria d’Arte Moderna fu sede della mostra “Arte di Frontiera. New York Graffiti”, un evento tra i primi in Europa ad analizzare un fenomeno nato ufficialmente negli Stati Uniti. Un filo rosso unisce quella mostra a “FRONTIER”, un progetto che dal 2012 haavviato un percorso storico-artistico in spazi pubblici all’interno dell’area urbana coinvolgendo artisti italiani e internazionali. Nella prima edizione ad otto artisti italiani e a cinque stranieri si è chiesto di operare in esterno su facciate, immobili e luoghi per realizzare opere di grandi dimensioni e di forte impatto visivo. Il risultato è oggi visibile su alcune facciate di alloggi di edilizia residenziale pubblica nei quartieri Porto, Navile, San Donato e San Vitale.
Se nel 2012 gli artisti hanno prediletto raffigurazioni concrete e strutturate, per l’edizione 2014 si è pensato invece di rivolgere l’attenzione alle ricerche artistiche che tendono all’astrazione, seguendo una traiettoria che è dominante in queste forme di espressione dalla seconda metà degli anni Novanta a tutto il primo decennio del 2000: per il Writing partendo dalla singola lettera si opera per scomposizione, esplosione, deflagrazione; perla Street Art dominano le forme geometriche con un uso attento dei colori caldi e freddi. Sono sei gli artisti selezionati per le nuove realizzazioni in città: il francese Lokiss, lo statunitense Poesia, il polacco Seikon, la spagnola Nuria e gli italiani Rae Martini e Peeta. Gli artisti lavoreranno nei mesi di luglio, agosto e settembre in superfici nei quartieri Porto, Navile, San Donato, San Vitale e, per la prima volta, Saragozza. E al MAMbo ci sarà anche la possibilità di incontrarli.
Ne parliamo con Claudio Musso, curatore del progetto insieme a Fabiola Naldi.
Per seguire “in diretta” il progetto e le sue evoluzioni e per tutte le informazioni si può visitare il sito www.frontier.bo.it
Un saluto da Bologna da Carlo Tovoli.