Quaranta appuntamenti, Grandi Interpreti, Talenti e il Nuovo e l’Antico. È in arrivo la 36° edizione di Bologna festival, che completa la programmazione delle tradizionali rassegne con il Ritratto d’artista, Sinfonia di pagine, cioè incontri con gli autori in libreria, concerti di solidarietà e un viaggio a Praga. Una programmazione che continua a stupire per complessità e qualità di interpreti e una proposta sinfonica che spazia dalla Chamber Orchestra of Europe con András Schiff, alla Mahler Chamber Orchestra e Daniele Gatti, dal Collegium Vocale Gent con Philippe Herreweghe, all’Orchestra sinfonica di Lucerna con Constantinos Carydis. La scelta è tra le migliori orchestre del panorama internazionale, quindi, guidate da direttori importanti, con programmi molto o poco noti, per accontentare anche i gusti musicali più raffinati.
Ad inaugurare la rassegna il 19 marzo sarà la celebre pianista Martha Argerich, una presenza molto cara al pubblico bolognese, che insieme all’Ensemble ReEncuentros propone uno dei capolavori cameristici di ogni tempo, il Quintetto “La trota” di Schubert.
Altro protagonista András Schiff, che con Bologna Festival conserva un rapporto privilegiato, arriva in veste di direttore e solista, con un programma che propone da Bach a Bartók e Brahms. Vi è inoltre il gradito ritorno a Bologna del direttore Daniele Gatti, allievo di Abbado, che per l’occasione impagina un programma che guarda al mondo viennese con Schubert, Schönberg e Webern. Un’altra presenza d’eccezione e’ quella del baritono Thomas Quasthoff che come voce recitante è impegnato nell’integrale delle musiche di scena Egmont op.84 di Beethoven e nell’Ode a Napoleone di Schönberg insieme alla Orchestra Sinfonica di Lucerna.
A Stockhausen e Monteverdi sono dedicati i due progetti della sezione autunnale Il Nuovo l’Antico nel primo caso per ricordare il decennale della scomparsa del compositore tedesco, in una intensa settimana di concerti e incontri di studio. Per Monteverdi si parla invece dell’anniversario di nascita, il 450°, che sarà celebrato in un programma sui due aspetti sacro e profano della produzione musicale monteverdiana, proponendo il capolavoro sinfonico-corale Vespro della Beata Vergine e ricchi programmi madrigalistici, di rara esecuzione.
Per il terzo anno consecutivo viene realizzato anche Ritratto d’artista, tre concerti dedicati ad Alexander Lonquich, come pianista e camerista.
Completano l’articolata programmazione del festival due concerti di solidarietà, il primo con l’esibizione del grande violinista: Uto Ughi, accompagnato da Andrea Lucchesini al pianoforte, mentre il secondo è di Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone, a cui si aggiungono i progetti speciali Sinfonia di pagine–Sabato in libreria con le sue novità editoriali e il ciclo Intimités Lyriques, dedicato alla poesia francese in musica tra Ottocento e Novecento.
Ci guida nel programma Maddalena Da Lisca, organizzatrice generale della rassegna.
Intervista a Maddalena da Lisca
Grazie a Maddalena Da lisca per consultare gli appuntamenti vi invitiamo ad andare sul sito www.bolognafestival.it.
Vendita nuovi abbonamenti dal 15 febbraio
Vendita biglietti dall’11 marzo
presso la Biglietteria Bologna Welcome e online su www.bolognafestival.it, www.vivaticket.it, www.classictic.com