1 maggio
Cari ascoltatori dovete sapere che a Carpi, in provincia di Modena tra le tante cose interessanti da vedere c’è la piazza rinascimentale, che con i suoi 15mila mq è la terza piazza più grande d’Italia. E’ estremamente suggestiva, delimitata da un lato da un lungo porticato di 53 colonne, dall’altro dal Castello dei Pio e nel lato settentrionale dalla cattedrale di Santa Maria Assunta, iniziata nel Cinquecento e terminata tre secoli più tardi. Andiamo a Carpi perché in questi mesi si stanno festeggiando i 500 anni di questa bellissima piazza, con tante iniziative e con una mostra molto interessante dal titolo: In mezzo a un dialogo. La piazza di Carpi dal Rinascimento a oggi, allestita fino al 10 giugno nei Musei di Palazzo dei Pio.
Il progetto di questo allestimento, a cinque secoli dalla definizione ideale e fisica dello spazio, è una riflessione che non riguarda solo l’ambito storico-urbanistico di Carpi, ma apre anche una riflessione sul ruolo di questa piazza nel più ampio ambito del Rinascimento italiano, tra concetti ideali e realizzazioni concrete fino a oggi. La mostra, prodotta dal Comune di Carpi e dai Musei di Palazzo dei Pio, col patrocinio delle Università di Venezia e di Padova e la Duke University e curata da Manuela Rossi ed Elena Svalduz, costituisce il punto fermo di sintesi e di aggiornamento degli studi, non solo dal punto di vista urbanistico e architettonico, ma anche, dato il ruolo sociale che la piazza ha sempre mantenuto in questi secoli, storico, identitario, civile.
Piazza dei Martiri costituisce un importante caso di studio sullo sviluppo dell’urbanistica rinascimentale in Italia e costituisce per certi versi un crocevia significativo che tiene conto dei più importanti esempi quattrocenteschi, soprattutto di ambito lombardo-emiliano (ma anche toscano), e diventa un esempio da analizzare in maniera comparativa con quanto avviene in altri contesti coevi, sia locali (Mirandola, Cento, Novellara per esempio) che romani (piazza Navona).
La mostra propone dipinti, disegni, stampe – datate tra Quattro e Seicento – ma anche un modello multimediale che ripercorre l’evoluzione dello spazio della piazza dal Trecento a oggi per finire con le più significative rappresentazioni del vastissimo spazio urbano letto da un punto di vista letterario, fotografico (con immagini di Ghirri, Cresci, Barbieri) e cinematografiche.
Info: www.palazzodeipio.it