Cari ascoltatori,
oggi siamo a Grizzana Morandi per raccontarvi di un incontro tra due artisti che hanno in comune un paesaggio, ovvero la parte più dolce dell’Appennino tosco-emiliano, quella posta sotto lo sguardo di Montovolo, antico sito etrusco. Si tratta di Giorgio Morandi e Luigi Ontani. Il primo ha reintepretato con la sua arte il mondo rurale di Grizzana con le sue luci e i colori, i coltivi, gli edifici in sasso, e qui ha vissuto per lunghi periodi con le sorelle, in quella casa – oggi casa-museo – dalle cui finestre ancora oggi vedi intatti i paesaggi da lui dipinti. Una casa “sobria, semplice, elegante” , così la definisce Luigi Ontani, nato a Vergato, a pochi chilometri da Grizzana e non lontano da Riola, dove, imponente, sorge la Rocchetta Mattei, bizzarra ed affascinante architettura eclettica ed esoterica. Lì accanto Ontani vive una parte del suo tempo, nel villino “RomAmor”, fatto costruire assieme alla Rocchetta dal conte Mattei per ospitare i pazienti più celebri che si sottoponevano all’elettroomeopatia, terapia ancora oggi diffusa nella medicina indiana. Una casa d’artista fiabesca che, all’opposto di casa Morandi, risplende tra maioliche, vetrate, lampadari di murano e il verde del giardino.
Dell’incontro Ontani-Morandi ce ne parla l’ideatrice, Eleonora Frattarolo, che dal 2012 è direttrice artistica della casa Casa Studio-Museo “Giorgio Morandi” di Grizzana
Interivista Eleonora Frattarolo
Ed è un gioco di simpatia entusiasmante quello che anima le opere che fino al 26 settembre irrompono nella casa museo di Morandi e nei Fienili del Campiaro a Grizzana.
Un discorso amoroso con la “sublime pittura di Morandi”, l’affermazione è dello stesso Ontani, che rinasce tridimensionale, nelle “nature extramorte antropomorfane” create appositamente per questa mostra. Opere i cui nomi evocano Palazzeschi, Carroll, Joyce, Pirandello, Savinio e Munari e ripropongono singoli oggetti presenti nei dipinti del grande artista o la ricostituzione di alcune rappresentazioni di nature morte nella loro interezza, insieme ad evocazioni dei luoghi originari e nevralgici della formazione ontaniana, il suo intimo rapporto con la Rocchetta e il leggendario conte Mattei, ad esempio. La frequente presenza della riproduzione del volto di Ontani nelle opere esposte rende ancora più affascinante il suo discorso, un’arte della meraviglia che mescola una giocosità irridente a una serietà melanconica. Il racconto di Luigi Ontani continua nel Fienili, gli stessi che furono rappresentati molteplici volte da Morandi. Qui è visibile il video che Massimiliano Galliani ha girato al villino RomAmor. Le fotografie di Luciano Leonotti, che illustreranno il catalogo disponibile a breve, ci raccontano invece dell’incontro di Ontani con gli spazi e gli oggetti presenti nella Casa Museo fino alla creazione delle opere in mostra nella bottega/ laboratorio Gatti di Faenza.
E per tutta l’estate tante le iniziative intorno alla mostra: spettacoli, presentazioni e anche laboratori di pittura per bambini. Tutte le informazioni sul sito www.comune.grizzanamorandi.bo.it
Un caro saluto da Grizzana da Carlo Tovoli.