Care ascoltatrici e cari ascoltatori, vi segnaliamo una bella mostra, promossa dal Museo Diocesano di Imola e curata da Lorenzo Lorenzini e Marco Violi, allestita nella Galleria Pio VII del vescovado fino al 30 aprile 2019.
Propone oltre 100 cartegloria assolutamente inedite, realizzate in materiali vari – prevalentemente legno intagliato dorato o argentato, come anche lamina metallica sbalzata, cesellata e argentata, sino all’argento cesellato – oltre che di dimensioni molto differenti, da poche decine di centimetri a quasi un metro di larghezza. Si tratta di manufatti generalmente di grande qualità esecutiva e indubbia rarità, provenienti dalle raccolte del Museo diocesano di Imola (con pezzi in deposito da chiese cittadine quali Sant’Agostino e San Domenico), dei musei parrocchiali di Castel Bolognese e Bagnara di Romagna, dal capitolo della Cattedrale di Imola, dalla Collegiata di Lugo, dalle parrocchiali di Mordano, Massalombarda, San Prospero, Sant’Agata, Giovecca di Lugo, dalla chiese rettoriali di Santa Maria dei Servi di Imola e delle Stimmate di Lugo, infine dalle clarisse nel monastero di Santo Stefano di Imola.
L’esposizione prosegue il percorso di mostre sul tema delle arti minori, con particolare riferimento all’arredo liturgico, a cui il Museo diocesano ha dedicato un fitto calendario di esposizioni tematiche tra il 2016 e il 2018 (reliquiari antropomorfi, ad ostensorio, calici liturgici, ostensori, tabernacoli da viatico, come anche – in parte – nel caso della mostra con scrigni e cofanetti, oggetti che spesso mutarono l’uso profano in sacro divenendo contenitori per reliquie).I pezzi esposti – databili tra la seconda metà del Seicento e l’ultimo Ottocento – sono opera di botteghe operose prevalentemente sul territorio emiliano-romagnolo, fra cui si segnala quella prestigiosa dei Giuliani, attiva a Imola tra XVII e XVIII secolo.
“Gloria in excelsis” offre una panoramica piuttosto precisa sulle varie tipologie di questi manufatti, i cui esemplari superstiti sono oggi piuttosto rari, consentendone una conoscenza non solo a livello dei materiali con cui sono costruiti, sulle botteghe o sugli artefici, ma anche circa le loro peculiari funzioni.
Per l’occasione è in corso di stampa una agevole Guida alla mostra di ventiquattro pagine, che sarà messa a disposizione dei visitatori.
Tra gli highlights in mostra il monumentale esemplare Luigi XIV con magnifica cimasa a cartoccio in prestito dal Museo parrocchiale di Castel Bolognese; il servizio completo (dalla parrocchia di Mordano) di manifattura emiliana e datato 1784, realizzato in metallo in lamina argentato finemente sbalzato, su cui sono incise le iniziali del committente don Domenico Matteucci, arciprete di Mordano dal 1741 al 1785 (Dominicus Archipresbiter Matteuccius).
Un suggerimento per le vostre prossime pause, un saluto da Valeria Cicala