25 maggio 2012
Cari ascoltatori, dovete sapere che la casa editrice Guanda, fondata nel 1932 dal modenese Ugo Guandalini e trasferita poi a Parma, casa editrice acquisita poi nel 1986 da Longanesi, compie ottant’anni e li ha festeggiati a Parma, la scorsa settimana con incontri con autori e una mostra, di Guido Scarabottolo, dal titolo Sotto le copertine, il bravo disegnatore italiano autore da ormai dieci anni delle bellissime copertine dei libri a marchio Guanda. La mostra resterà allestita fino al 10 giugno presso la Galleria S. Ludovico.
In dieci anni le copertine di Guanda uscite a firma Scarabottolo sono circa 550, senza contare quelle proposte e poi non utilizzate. Spiega l’autore delle tavole in mostra: “Sono arrivato a Guanda attraverso l’illustrazione (quella per la copertina di Ogni cosa è illuminata di Safran Foer) e solo in un secondo tempo ho assunto il ruolo di grafico dell’editore. Lavorando per piccoli passi alla ridefinizione dell’immagine della casa editrice, forse sull’onda di un certo successo del ridisegno dei tascabili con sole illustrazioni, è venuta quasi da sé la scelta di basarsi su un uso ampio del disegno.
L’immagine di una casa editrice (che ovviamente è costruita negli anni attraverso scelte culturali e commerciali riconoscibili e strumenti diversi che non staremo qui ad esaminare), passa anche attraverso le copertine dei suoi libri, e in Italia questo è particolarmente vero.
I libri di un editore sono immediatamente distinguibili da quelli degli altri per una serie di ragioni (fare massa in libreria, garantire al lettore che non lo conosce il valore culturale di un certo libro…), ma questo comporta anche precisi vincoli nel pensare una copertina”.
Ma come nasce la copertina di un libro?
Tra la riunione di redazione in cui mi vengono passate le informazioni relative a una dozzina di copertine e la consegna delle copertine approvate passano 15/20 giorni, il che forse può spiegare il fatto che non è possibile leggere il libro prima (ammesso che il libro sia stato scritto). Quindi si lavora sul mood di un autore, ricavato da letture precedenti, su un titolo (che forse cambierà), su riassunti stilati dai lettori o sulle sintesi della redattrice (ma ci sono i redattori?). Se poi si tratta dell’edizione italiana di un libro già uscito all’estero, è tutto più facile. Nei sei mesi che intercorrono tra la realizzazione della copertina (che sarà presentata ai librai) e l’uscita del libro, ci sarà poi modo di aggiustare, modificare, correggere, cambiare… I tempi forse spiegano anche perché è difficile per un art-director commissionare un disegno o una foto. Spesso si fruga negli archivi..
Una copertina deve piacere: all’art-director (se c’è), al direttore editoriale, all’autore, all’agente dell’autore, (molto probabilmente anche al partner dell’autore), al marketing, all’editore, al distributore (e agli agenti del distributore), ai librai. È utile poi che piaccia anche alle relazioni pubbliche, alla redazione, ai tecnici coinvolti (ufficio tecnico, fotolitisti, tipografi). E dopo tutto è bene che piaccia anche al lettore.
Le tecniche che uso sono relativamente semplici e non mimetiche. Faccio un disegno (a matita, a penna o a pennello), coloro la scansione con il computer, più o meno come farebbe un bambino.
Ci sono software sofisticatissimi in grado di simulare qualsiasi tecnica di pittura, ma non riesco a usarli spesso. Mi piace che si veda come è fatto un disegno.
Guido Scarabottolo è nato nel 1947 a Sesto San Giovanni. Laureato in architettura presso il Politecnico di Milano, nel 1973 è entrato a far parte dello studio Arcoquattro che si occupa di architettura e comunicazione visiva in ambito editoriale e pubblicitario. Grafico e illustratore ha lavorato per tutti gli editori italiani, la RAI, le principali agenzie di pubblicità e le maggiori aziende nazionali; ha collaborazioni in Giappone e negli Stati Uniti. Design per diletto, di tanto in tanto realizza oggetti e mobili. Sue illustrazioni sono apparse in numerose mostre, in Italia e all’estero. Vive e lavora a Milano.
Info: Sotto le copertine di Guido Scarabottolo, fino al 10 giugno Galleria S. Ludovico, Borgo del Parmigianino, 2 tel. 0521218669