Cari ascoltatori, eccovi ancora insieme a Marina Leonardi per una nuova trasmissione dedicata alle ricette. Le vacanze e le scorse festività hanno portato molti emiliano romagnoli verso la nostra bella riviera adriatica e così anche a noi è venuta voglia di mare, voglia di pesce, l’ottimo pesce azzurro delle nostre coste. Sono due ricette semplici e gustose a base di sarde e acciughe. Acciughe e sardine costituiscono uno dei prodotti più caratteristici e abbondanti del’Adriatico
Cotolette di sarda
Ingredienti (per 4 persone):
800 gr. di sarde
olio di oliva o di arachide
200 gr. di pangrattato
scorza grattugiata di 1 limone
2 uova
sale e pepe
Preparazione: togliete la testa e le interiora alle sarde, aprirle quindi a metà e spinarle, lavarle e asciugarle. Rompere le uova in un contenitore e sbatterle. A parte, rimescolare il pangrattato, la scorza di limone, il sale e il pepe. Immergere la sarda nell’uovo poi passarla nel pangrattato impanandola, da ripetere due volte. Munirsi di una padella antiaderente, versare l’olio e portare ad ebollizione. Immergere il pesce, alcuni per volta, rigirarli con una forchetta fino al raggiungimento di un bel colore dorato.
L’altra ricetta che vi proponiamo è quella delle
Acciughe al forno
Ingredienti (per 4 persone):
1 kg. di acciughe
1 bicchiere di olio
2 spicchi d’aglio
3 cucchiai di pangrattato
fette di limone senza scorza
prezzemolo
sale e pepe
Preparazione: pulite e togliete la testa alle acciughe, ponetele quindi a strati in una teglia precedentemente unta. Sopra ogni strato di acciughe distribuire le fette di limone, gli spicchi di aglio tritato, irrorare con un po’ di olio poi spolverare con il prezzemolo e il pangrattato. Continuare gli strati sino alla fine degli ingredienti spolverando con il prezzemolo. Infornare la teglia a 180° e ritirarla quando la superficie del composto è dorata.
E visto che con i sensi siamo in riva al mare vi lasciamo sulle note dell’intramontabile La mer di Trenet nella versione nostrana che ne ha fatto il marchigiano Raphael Gualazzi. Un saluto da Marina Leonardi