Salta al contenuto principale
2 Agosto 2010 | Archivio / Università

Alla scoperta dei fari italiani

A cura di Federico Lacche

2 agosto 2010

Benvenuti a Campus. Sospesi tra terra e mare i fari sono sinonimo di orientamento e sicurezza. Ma evocano anche significati poetici e metafisici. Cristiana Bartolomei li studia da anni e ce ne svela alcuni segreti. Nella seconda parte del magazine, le news dal mondo della ricerca e delle università.

“Sono architetture eroiche, sempre in prima linea con l’arduo compito di non abbandonare mai il navigante. I creatori di queste architetture solitarie del giorno e della notte sono anonimi, ma il risultato della loro azione creativa è dirompente”. Parola di Cristiana Bartolomei, ravennate è professore a contratto alla Facoltà di Ingegneria dell’Alma Mater e soprattutto tra i massimi studiosi italiani di fari marittimi. Ha catalogato, rilevato e disegnato circa duecento fari attivi nel nostro Paese, affascinata da architetture che definisce eroiche, sempre in prima linea con l’arduo compito di non abbandonare mai il navigante. La studiosa è però anche testimone di una situazione drammatica in cui versano queste strutture storiche. Ascoltiamo la scheda.

Scheda
Nonostante il lavoro della Marina Militare che si occupa però solo di tenere in efficienza la lampada che emette il fascio luminoso, quasi tutti i fari non sono più presidiati dai faristi. Questo rende i manufatti soggetti ad atti vandalici, oltre a un deperimento naturale delle strutture prive di manutenzione. Se non si corre ai ripari si rischia la perdita irreparabile di questo patrimonio. Inoltre, a differenza di quanto avviene in Europa e in gran parte del resto del mondo, i fari sono studiati pochissimo. Anche per questo è sempre più necessario pensare a un progetto di recupero che sia sostenibile e che renda fruibili i fari alla maggior parte dei cittadini. Poichè adesso, eccetto pochissime eccezioni, non lo sono.

Questo il racconto di Cristiana Bartolomei relativo ai fari italiani, alla loro storia e ai possibili modi per avvicinarsi alla loro conoscenza.

E ora le news dal mondo della ricerca e delle università
Oltre 16mila studenti, quasi il 20% degli iscritti all’Alma Mater hanno risposto ai quesiti di un’indagine conoscitiva sull’uso di internet, elaborata dall’Osservatorio statistico. La ricerca ha permesso di tracciare l’identikit del fruitore della posta elettronica di ateneo e di conoscere con precisione le esigenze degli studenti nell’ambito dei servizi. Partendo dallo studio è stato lanciato un nuovo servizio, che permette di avere uno spazio di 10 GB con la dimensione massima del messaggio di 25 MB, strumenti di chat integrati, gestione del calendario e dei contatti, compatibilità coi diversi browser e accesso da smartPhone.

I ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile dell’Università di Modena e Reggio Emilia impegnati per migliorare i sistemi di ventilazione e aerazione del Tunnel del Monte Bianco hanno concluso la prima fase delle rilevazioni previste da questo incarico, affidato dal Gruppo Europeo di Interesse Economico Traforo Monte Bianco. E’ la prima volta che in Italia viene affrontato il problema della verifica “in situ” delle effettive condizioni di ventilazione di un traforo di grandi dimensioni.

Per questa puntata è tutto, Campus vi dà appuntamento al 23 agosto, dopo la pausa estiva.

Abbiamo trasmesso Campus, reti e connessioni di formazione ricerca e impresa in Emilia-Romagna

Brano corrente

Brano corrente

Playlist

Programmi