17 maggio 2013
Cari ascoltatori, prima di entrare nella sala delle Ciminiere, dove è allestita l’esposizione dotatevi di uno dei taumascopi messi a disposizione nella hall del Mambo da Anna Rossi, una delle artiste in mostra. L’immagine in ingresso si scomporrà e rifletterà una molteplicità di possibili e contemporanei punti di vista. Questa visione sincronica, prismatica e giocosa, ci sembra restituire appieno il senso di questa mostra, nata da una riflessione sul rapporto tra donne e arte condiviso dallo staff del museo, quasi tutto femminile, con artiste, curatrici, direttrici di musei, critiche e studiose.
“Autoritratti”, e non di autoritratti in senso stretto si tratta, propone, fino al 1° settembre, le opere di 42 importanti artiste (e 1 artista uomo) iscritte in diversi nuclei tematici elaborati dal gruppo di lavoro del Mambo, coordinato da Uliana Zanetti, e da Emanuela De Cecco, Laura Iamurri, Arabella Natalini, Francesca Pasini, Maria Antonietta Trasforini. La grande qualità delle opere esposte e la loro quantità lascia intravvedere il grande lavoro di preparazione che ha reso possibile un’esposizione che non si propone come una ricognizione dell’arte femminile in Italia o una celebrazione del genio delle donne, né come un tentativo di definire una specificità di genere, ma vuole invece significare la differenza attraverso una molteplicità di posizioni e pratiche.
Alcune artiste, individuate per la loro presenza in collezione o per intrecci significativi dei loro percorsi con la storia del museo, sono state invitate direttamente dallo staff del MAMbo a presentare lavori scelti o realizzati per l’occasione. La mostra inoltre affianca anche contributi di artiste e intellettuali, che hanno accolto l’invito a confrontarsi in un dialogo aperto con la ricerca in atto. Raccontarvi di tutte è impresa impossibile, possiamo dirvi di una sorpresa continua: dall’omaggio a Mara Lai, scomparsa il 16 aprile scorso, con l’opera “I racconti del lenzuolo” del 1984, metafora di quella trama sottile di connessioni che l’allestimento nel suo complesso ci fa percorrere, alle isteriche della Salpetrière di Maria Antonietta Trasforini.
E poi ancora “I quaderni di Simone Weil” (2010-2013) integralmente trascritti con rigore amanuense da Sabrina Mezzaqui. L’enorme “Queen Kong” di Daniela Comani, uno degli interventi seriali che l’artista opera, scardinando gli stereotipi di genere, su materiali di film che per la loro popolarità fanno parte dell’immaginario contemporaneo. E in un gioco di contrappesi, le Meduse leggerissime e coloratissime realizzate con bottiglie di plastica riciclate che Erica Borghi fa scendere dal soffitto e “Assassine” opera di Liliana Moro: le confessioni di quattro donne criminali lette dall’artista che escono da quattro altoparlanti.
Della genesi del progetto ci parla Uliana Zanetti, curatrice e coordinatrice del team del Mambo.
Intervista Uliana Zanetti
Parallelamente alla mostra una serie di conferenze, in collaborazione conla Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna, dal titolo Riflessioni sulla differenza nella ricerca e nella pratica artistica contemporanea. Il ciclo ha come moderatrici Uliana Zanetti e Anna Maria Tagliavini e si apre giovedì 16 maggio, prosegue venerdì 17 e venerdì 24 maggio.
Tutti gli appuntamenti si tengono nella Sala Conferenze del MAMbo dalle 17.00 alle 19.30 e sono a ingresso libero.
Autoritratti. Iscrizioni del femminile nell’arte italiana contemporanea
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14 – Bologna
12 maggio – 1 settembre 2013
Orari:
martedì, mercoledì e venerdì h 12.00-18.00
giovedì, sabato, domenica e festivi h 12.00-20.00
chiuso il lunedì
Ingresso: intero 6 €; ridotto 4 €
tel. +39 051 6496611 – fax +39 051 6496600
info@mambo-bologna.org
www.mambo-bologna.org