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18 Luglio 2016 | Cantine&cucine

Correggio e le sue bolle

Il Gran Cuvée di Lambrusco Lini 910

A cura di Laura Di Salvo

Tempo di estate, tempo di bollicine, di vini giovani, beverini, fruttati e con poca gradazione alcolica per stare tutti più freschi. E quindi il mio viaggio mi porta a Correggio, terra di Lambrusco. Più esattamente mi porta a casa della famiglia Lini che dal 1910 produce questo vino vivace. La cantina di Lini ha fatto del Lambrusco un vino d’eccellenza, elaborandolo sapientemente attraverso il metodo classico, da sempre una passione di famiglia. Entrambi enologi, Massimo e Fabio Lini mi accolgono insieme, ma, in realtà, buona parte della famiglia è presente in azienda al mio arrivo, e finisco per sentirmi accolta come una ‘di casa’. Dopo avere visitato la modernissima cantina e il solaio che custodisce un vero tesoro, l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia, comincio l’intervista con i due fratelli che qui vi propongo.

Intervista a Massimo e a Fabio Lini

Saluto i fratelli Lini e la persistenza del Lambrusco sta ancora nella mia bocca. Vi sto parlando infatti di una bellissima espressione di questo vino, troppo spesso sottovalutato, troppo a lungo nemmeno imbottigliato, poco protetto in ambito commerciale e maggiormente spinto verso una produzione che predilige la quantità alla qualità. Ma fortunatamente non è così per l’azienda appena visitata, come non lo è più per molte cantine emiliane che hanno deciso di investire per rendere eccellente un prodotto che può stare sulle nostre tavole ogni giorno senza stancare e che, non a caso, è il vino più bevuto in Italia e più esportato nel mondo. Vediamo cosa pensa Maurizio Manzoni, Enoteca Regionale di Dozza, di questo Gran Cuveé di Lambrusco.

Degustazione con Maurizio Manzoni

Per un Lambrusco con queste caratteristiche ho bisogno di vera cucina emiliana, di uno chef appassionato dei prodotti di questa bella provincia reggiana ma che al tempo stesso sia dotato di alta carica creativa per propormi qualcosa di speciale da abbinare ad un Lambrusco fuori dai parametri cui ero abituata. Attraverso quindi la provincia di Reggio Emilia da un capo all’altro. L’ora è quella di punta, il sole è caldissimo e la campagna mi avvolge con i suoi odori, mi rallenta con i suoi trattori, mi distrae con i suoi allevamenti e percorro il tragitto lentamente, fuori dalla mia cognizione del tempo. Attraverso frazioni e comuni, piccoli gioielli incastonati tra Modena e Reggio Emilia, e dopo meno di un’ora – ma un’ora dilatata – la mappa mi segnala che sono arrivata a destinazione. Il verde è di tutte le gradazioni immaginabili, scolorito sul giallo per il troppo caldo, intenso brillante per la ricchezza della vegetazione. Sono arrivata al Ristorante Locanda Ca’ Matilde di Rubbianino di Quattro Castella dove ad attendermi c’è lo chef Andrea Incerti Vezzani.
Andrea è sorridente e subito si capisce quanto ami il suo ristorante. La sua attenzione per il cliente è totale, quasi impossibile non trovarlo in cucina e quotidianamente va a scegliere lui stesso le materie prime che andranno a comporre le sue creazioni. Andrea ti coccola e ti stupisce accompagnandoti in un percorso gustativo di sorprese: sorprese per il palato, per gli occhi, per i profumi che si sprigionano al naso mentre dalla finestra godi del rigoglioso giardino che circonda la locanda, dove dopo cena sarebbe un peccato non approfittare del ristoro che offre.

Intervista a Andrea Incerti Vezzani

La fantasia di Andrea è immaginifica. Lo stinchetto di cui vi ha parlato, e che gli ha valso la sua stella michelin, è nato dall’immagine del cosciotto che si agguanta dall’osso presente in molti cartoni animati che noi tutti ricordiamo.

È giunto il tempo di ripartire, questa volta per le vacanze. Riprenderò il viaggio lungo la Via Emilia a settembre e mi porterà in quella che può essere considerata la provincia ‘madre’ del Lambrusco: Modena. Modena è la provincia del Sorbara, del Grasparossa e del Salamino. È la provincia dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, del Prosciutto di Modena, del Parmigiano Reggiano, del Cotechino e dello Zampone. Modena è ricca perché riccamente imbandita è sempre la sua tavola. Ed è a Modena che vi presenterò un’eccellenza in fatto di Lambrusco. Andrò a visitare la cantina di Cleto Chiarli a Castelvetro, una culla perfetta dove le uve lambrusco possono dare il meglio di se’. E poi vi porterò nella cucina dell’incontenibile Luca Marchini, chef titolare del Ristorante l’Erba del Re, dove il divertimento e l’ironia, la consapevolezza e la serietà di ogni piatto, portano colui che assaggia a provare emozioni uniche.

Un brindisi e tanti auguri allo chef Vezzani che oggi compie gli anni e un brindisi alla vostra salute
da Laura di Cantine & Cucine

siti da visitare: www.lini910.itwww.camatilde.it

In questa puntata avete ascoltato: Katrina & The Waves – Walking On Sunshine; The Queen & David Bowie – Under pressure; The Police – Message In A Bottle; Dire Straits – Sultans Of Swing; Pink Floyd – Wish You Were Here

Brano corrente

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