5 maggio 2009
Cari ascoltatori, oggi la nostra rubrica ci porta a Lisbona, nella luce e nei colori di questa splendida città abbracciata all’Oceano Atlantico. E’ qui che vive e lavora come ricercatore il bolognese Stefano Salmi, conquistato alla dolcezza iberica dalla giovanile passione politica e letteraria. Nel novembre scorso, Salmi insieme ad altri operatori culturali, professionisti e imprenditori, ha costituito ufficialmente l’AERPI, l’Associazione degli emiliano-romagnoli nella Penisola Iberica, che si caratterizza da subito come un sodalizio di “nuova emigrazione”.
Come ci racconta nell’intervista che segue, il Portogallo è stato per lui l’approdo di un amore e di una passione politica. Tutto è cominciato – dice – con le avventure di Corto Maltese, il fumetto di Hugo Pratt, e il desiderio di guardare oltre il cortile di casa.
Intervista a Stefano Salmi.
Com’è nata l’idea di costituire l’associazione degli emiliano-romagnoli nella penisola iberica?
La vostra è un’associazione di tipo nuovo, legata all’emigrazione dei cervelli. E’ così, vero?
Perché il Portogallo è sempre stata la tua meta, sin da ragazzo?
Di cosa ti occupi in Portogallo?
Che cosa ti attrae della cultura lusitana?
Il tuo viaggio finisce a Lisbona o continua?
Sappiamo della tua matrice culturale situazionista. Ce ne parli?