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28 Luglio 2009 | Archivio / Lo sguardo altrove, storie di emigrazione

Da pianura a pianura

Antonio Canovi ci parla di “Pianure Migrantes”, il suo libro sull’emigrazione reggiana in Argentina

A cura di Claudio Bacilieri

28 luglio 2009

È stata presentata prima a Buenos Aires (il 10 marzo all’Istituto Italiano di Cultura) e poi a Castelnovo di Sotto (Reggio Emilia) il 22 maggio, la ricerca dello storico Antonio Canovi Pianure migranti. Un’inchiesta geostorica tra Emilia e Argentina, raccolta ora in un volume dell’Editore Diabasis di Reggio Emilia. Il libro, illustrato dall’autore a un folto pubblico e alla presenza della presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo Silvia Bartolini e al sindaco di Castelnovo di Sotto Roberta Mori, compone una storia di migrazioni dentro una distinta geografia dei luoghi.

A partire da sette comuni compresi nella pianura tra il Po e l’Enza, in provincia di Reggio Emilia, l’autore conduce il lettore in un lungo itinerario dentro l’Argentina: a parlare sono emigranti e discendenti, che rivelano un’integrità culturale comune dentro appartenenze molto diversificate. Le storie familiari affiorano nei racconti in forma di una memoria presente che – rimbalzandoci d’oltre Atlantico – ci interroga sulla nostra stessa identità culturale. Pianure migranti è un libro dedicato al riconoscimento di un’esperienza migratoria articolata come lo sono le storie e le geografie dell’Argentina e dell’Emilia Romagna. Fu la scelta di un lungo viaggio, ripetuta per migliaia e migliaia di emigranti, a metterle in corrispondenza. 

Intervista a Antonio Canovi

Antonio Canovi, com’è nata l’idea di questa ricerca da pianura a pianura?

Tra le storie raccolte – sappiamo anche in modo avventuroso tramite lunghi viaggi in pullman attraverso l’Argentina – ce ne sono alcune che l’hanno particolarmente colpita?

Da storico, ritiene che la persistenza della memoria abbia cementato queste comunità emiliane in Argentina, o è tutto destinato a perdersi una volta arrivati alla fine naturale del ciclo generazionale? 

Nel suo viaggio all’interno dell’Argentina, che idea si è fatta di questo paese; e quali vantaggi può trarre l’Emilia-Romagna a relazionarsi con esso?

 

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