Salta al contenuto principale
5 Maggio 2009 | Archivio / Lo sguardo altrove, storie di emigrazione

Due emiliani nel paese dei puffi

Lo sguardo altrove: storie di emigrazione

A cura di Claudio Bacilieri. Lettura di Fulvio Redeghieri.

5 maggio 2009

Il Giappone visto con gli occhi di due giovani volontari con sete di ‘altrove’. La storia di Daniele Vivarelli ed Elisa Michelini  è stata raccolta da Maria Adelaide Martegani e pubblicata su “Imolians”, la rubrica sugli imolesi che vivono all’estero de “Il Nuovo Diario Messaggero”, settimanale e sito web di Imola, cittadina a 30 km da Bologna.

«Mentre camminiamo lungo il corridoio che percorre quel tratto di aeroporto che io chiamo “limbo”, esattamente tra lo sbarco dall’aereo e il casello della dogana, noto in lontananza che una telecamera ci ha già sotto tiro. Preso dall’angoscia ripasso mentalmente i miei dati, come se dovessi scegliere l’identità tra un pacchetto di passaporti finti. Dunque: Daniele Vivarelli, classe ’78, bolognese, andatura lenta da airone, biologo dai mille e più lavori, maldestro, goffo e ridicolo davanti al pubblico. Specialmente se, io preda, sono puntato da una telecamera. Accanto a me Elisa Michelini, classe ’78, folletto imolese dai passi rapidi e stretti, naturalista ed educatrice dai mille e più lavori. La mortadella e la piadina insieme, nella terra del sushi e del ramen, della tempura e delle zuppette. Mi chiedo cosa ci facciamo esattamente qui, dall’altra parte del mondo. Voglia di stordimento antropologico da colonialista ottocentesco? Isteria da collezionista, di accumulare miglia sulla nostra carta della Lufthansa? Poi ricordo la combinazione vincente: 5 giorni da turisti in città, 10 giorni in famiglia dalla nostra amica Miyuki e infine 10 giorni a fare i contadini in fattoria, vitto e alloggio in cambio delle nostre braccia. Tramite quel programma internazionale di volontariato in fattorie biologiche dal nome così suadente, WWOOF. Da provare. E perché non in capo al mondo? Ora che ci avviciniamo sempre più alla telecamera-Torquemada, mi risulta facile riconoscere nella scelta di questa ’vacanza’ una punta di tirchieria, di esotica stravaganza o di italico impulso verso l’offerta, lo sconto, la bazza. Un fatale mix tra recessione, curiosità da vagabondo e masochismo.
Sì, perché qui in Giappone la nostra sete di ’altrove’ verrà placata, almeno per un po’. Tra un esercito di lavoratori-puffo addetti alle più svariate e inutili mansioni, puffo che ti asciuga le scarpe, puffo benzinaio che ti indirizza nel traffico, puffo che ti fa attraversare la strada , puffo spazzino e puffo-controlla-puffo-spazzino… Dove le donne possono camminare al trotto e i treni hanno 8 secondi di ritardo all’anno, i dolci sono di pasta di fagiolo e sui treni si aggirano vecchiette che ti leggono le mani con uno spazzolino. Dove la seppia essiccata è un dessert, le soffiate di naso sono tabù, le fermate dei treni sono invase da melodie ridicole, le stagioni sono 72 ed esiste la festa per scongiurare il raffreddore. Dove i bagni sono robot, la tazza si alza da sola e si riscalda, la musica si accende ed è un tripudio di bidet, spruzzetti e fontanelle automatici. Dove i templi sono dentro santuari, le chiese sono finte e gli spiriti vengono richiamati prima di ogni pasto. Dove puoi trovare sulle montagne un reduce dalla Siberia custode di un tempio buddista dell’orrore, una coppia di contadini che parla inglese mentre negli uffici turistici si sorride solo (in giapponese). Dove si sparano supposte di spore di fungo nei tronchi, i portafogli si lasciano incustoditi e le nonnine non hanno mai visto un occidentale, però riescono a leggere i fondi del tè. Ma tutto questo non lo immagino ancora, qui nel limbo dell’aeroporto di Narita, Giappone. Siamo ormai al controllo passaporti. I miei neuroni ripetono ancora il loro mantra. Dunque, Daniele Vivarelli, classe 78, bolognese… Il Giappone è proprio là fuori, oltre il casello. A proposito, la telecamera non ha occhi, ma sensori da Predator per rilevare la nostra temperatura. La febbre non è gradita qui. Saluti da Daniele ed Elisa».

Brano corrente

Brano corrente

Playlist

Programmi