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20 Novembre 2015 | Mostre

E’ stato e resta MAGNUS

Una mostra ricca di inediti per ricordare grande un maestro del fumetto

A cura di Valeria Cicala

Aveva scelto Magnus, cioè Grande come nome d’arte Roberto Raviola, nato nel1939 e scomparso nel 1996, dopo aver esordito come “Bob la Volpe” nei disegni e nei primi fumetti firmati tra la fine degli anni Cinquanta e il 1964, l’anno in cui lasciò Bologna per andare a Milano.

Era un ragazzo nella Bologna del dopoguerra. In un clima denso di stimoli e di personaggi significativi nel panorama culturale. Dopo il diploma in scenografia all’Accademia di Belle Arti, aveva forte passione per il teatro, tentò la strada dell’illustratore di libri, lavorò anche come grafico pubblicitario.

Ma per uno cresciuto leggendo fin da piccolo settimanali mitici quali Il Vittorioso, nutrendo la sua fantasia con i mondi fantascientifici di Flash Gordon e di “Saturno contro la Terra”, con l’esotismo di Mandrake e il gotico incantato del Faust di Rino Albertarelli, con l’umorismo del Topolino di Floyd Gottfredson e l’epopea eroica del Far West americano, la via del fumetto era quella che doveva imboccare!

Cari ascoltatori, davvero ben pensata e imperdibile, nell’imminenza del ventennale della morte, l’esposizione Magnus e l’altrove. Favole, Oriente, Leggende, promossa dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e inserita tra gli eventi della nona edizione del festival internazionale di fumetto BilBolBul.

Sarà inaugurata sabato 21 novembre alle ore 18.30 negli spazi espositivi della Fondazione del Monte, in via delle Donzelle 2 a Bologna e resterà aperta fino al 6 gennaio 2016, con ingresso gratuito.

Il percorso della mostra – a cura di Luca Baldazzi e Michele Masini – si apre con 50 illustrazioni a colori, rarissime e mai prima d’ora esposte, realizzate da un giovanissimo Roberto Raviola all’inizio degli anni Sessanta per le collane di libri di favole per ragazzi della casa editrice Malipiero: dalle Mille e una Notte al Mago di Oz, fino alle storie e leggende regionali italiane. In questi lavori si possono già rintracciare le radici dell’immaginario di Magnus, in seguito disegnatore di alcuni tra i più popolari personaggi dei fumetti: Kriminal, Satanik, Alan Ford (su testi di Luciano Secchi, alias Max Bunker) e poi creatore di saghe come Lo Sconosciuto, I Briganti, Le Femmine incantate, fino all’ultimo leggendario Tex realizzato per l’editore Bonelli. In esposizione si vedranno tavole originali, schizzi, bozzetti e copertine da I Briganti, La signora Ning, Le 110 Pillole, Lunario e Le Femmine incantate.

A ricordare uno dei fumettisti italiani di maggior fama e prestigio contribuiranno anche il libro Magnus prima di Magnus. Gli anni dell’apprendistato di un maestro del fumetto, in uscita per Alessandro editore, a cura di Luca Baldazzi, in collaborazione con Fabio Gadducci e Michele Masini, con un’introduzione di Antonio Faeti; come pure grande emozioni restituiranno le immagini del film Ho conosciuto Magnus, diretto e scritto da Paolo “Fiore” Angelini, un progetto ABC Arte Bologna Cultura.

Un intreccio prezioso per gli amanti del fumetto, e non solo. Una sorta d’indagine che svela le radici dell’immaginario di un grande autore.

Tre momenti per un grande, cioè per Magnus!

Un saluto da Valeria Cicala

Brano corrente

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