27 maggio 2009
Cari ascoltatori, vogliamo portarvi oggi nella terra delle ciliegie, proprio a Vignola di cui avete scoperto da poco il dolce tipico dalla ricetta top secret, la buonissima torta Barozzi.
A Vignola si produce la celeberrima ciliegia, tanto tipica da essere conosciuta in tutto il mondo come la ciliegia di Vignola e tutelata ormai dal lontano 1964 da un Consorzio che negli anni si è aperto anche all’altra frutta tipica della zona come la susina.
Proprio lì tra le colline a cavallo di Modena e Bologna passa uno degli itinerari e gastronomici più appetitosi della nostra regione “La Strada dei Vini e dei Sapori del Territorio Città Castelli Ciliegi”, nata nel 1999 per la promozione degli aspetti caratteristici di queste zone: le Città e i Castelli, simboli di cultura e storia e i Ciliegi, caratteristici di queste vallate, i cui frutti vanno a colmare il ricco “paniere” dei prodotti tipici di qualità.
In questi giorni, il 30 e il 31 maggio, a Vignola si tiene una bella iniziativa dal titolo E’ tempo di ciliegie, che vuole rendere omaggio a questo delizioso frutto proprio nel periodo della sua raccolta.
Raccolta che parte proprio nella seconda metà del mese di maggio con la maturazione del primo “Durone Bigarreau” e prosegue con la ciliegia “Mora di Vignola” , tra le varietà più saporite del mercato. Con il mese di giugno maturano i duroni di colore scuro come il classico durone “Nero I” famoso per le sue caratteristiche di polpa intensa e gustosa e la classica “Anella”, un durone color rosso fuoco dalla polpa particolarmente consistente. Tra le varietà tardive (a metà giugno) sono da annoverare il durone “Nero II” e il “Ciliegione”, particolarmente gustosi e ricchi di qualità nutritive.
Il ciliegio (Prunus avium), originario dell’Asia Minore, era già conosciuto in Egitto sin dal VII° secolo a.C. e, successivamente, in Grecia a partire dal III° secolo a.C. La maggior parte delle specie di ciliegio si sono diffuse ad Oriente della loro zona di origine (Asia Centrale) in particolare: Cina, Giappone (dove i ciliegi da fiore sono particolarmente apprezzati per il loro valore ornamentale), Nord America. Le prime testimonianze della presenza dell’albero di ciliegio in Italia risalgono al II° secolo a.C., quando Varrone né illustro le tecniche di innesto e Plinio il Vecchio ne descrisse 10 varietà nella sua opera “Naturalis Historia”.Il ciliegio attualmente è coltivato in tutto il mondo: Europa, Asia, Australia, America. L’Italia rappresenta uno dei principali produttori di ciliegie a livello europeo. Le regioni più vocate per questa coltura sono: Puglia, Campania, Emilia Romagna (con le provincie cerasicole di Bologna, Modena, Forlì-Cesena), Veneto.
La zona di produzione della Ciliegia di Vignola comprende tutta la fascia pedocollinare del vignolese, i comuni della Valle del Samoggia e i territori ad ovest del fiume Reno fino ad arrivare a Porretta Terme.
La ciliegia è ottima consumata fresca ma si presta a gustose interpretazioni dalla marmellata, alla crostata, dal sorbetto alla conserva sotto spirito.
In ogni caso è buonissima ed è proprio vero che… una ciliegia tira l’altra!