Cari ascoltatori, oggi torno con voi agli inizi del Novecento, all’epoca in cui in Italia, come in tutta Europa, assistiamo a una rivoluzione nello stile che coinvolge ogni settore della produzione artistica. “Un’arte più moderna, più acuta, più nervosa, più libera dalle ieratiche presenze degli antichi”: così scriveva Giovanni Papini. È la frase che ci accoglie all’ingresso della mostra “Liberty in Italia”, in corso a Palazzo Magnani di Reggio Emilia fino al 14 febbraio 2017. Quel forte desiderio di nuovo e di affrancamento dai canoni tradizionali lo chiamano infatti Liberty o Art Nouveau. Nel Bel Paese si diffonde come tendenza in occasione dell’Esposizione delle Arti Decorative di Torino del 1902, dove l’influsso dell’arte copre tutti gli aspetti della vita quotidiana, sotto il motto “L’arte si democratizza come la scienza”.
Ne parliamo con Anna Villari che ha curato la mostra insieme a Francesco Parisi
Intervista a Anna Villari
Per darvi l’idea dell’importanza della mostra vi diamo qualche numero: sette sezioni per quasi trecento pezzi tra dipinti, sculture, illustrazioni, progetti architettonici, manifesti, ceramiche e incisioni. Alcune opere provenienti da collezioni private sono presentate qui per la prima volta. E nel percorso potrete scoprire che lo scultore Arturo Martini ha disegnato vasi in ceramica, Felice Casorati ha progettato una fontana, Vittorio Corcos è stato anche cartellonista e Umberto Boccioni, oltre che cartellonista, ha disegnato alcune vignette per il “Corriere dei Piccoli”.
Tutte le informazioni sul sito www.palazzomagnani.it.
Un saluto da Carlo Tovoli!