26 maggio 2009
Maestro elementare per 16 anni, poi dirigente scolastico a Sogliano al Rubicone in Romagna, burattinaio per passione, teorico della “pedagogia della lumaca” come della “contadinanza” attiva, e tante altre cose ancora: Gianfranco Zavalloni dal proprio maestro Carlo Doglio ha preso la vivacità intellettuale, la voglia di contrastare il sonno culturale che domina la pedagogia italiana scardinandola con idee provocatorie. Oggi, a 51 anni, coronando l’antico sogno d’amore per l’America Latina, si trova a fare una nuova esperienza in Brasile, assegnato al ruolo di dirigente scolastico presso il consolato scolastico di Belo Horizonte.
Queste le domande a cui risponde nella nostra intervista.
Gianfranco, ci vuoi presentare le tue attività?
Tu sei l’autore dei “Diritti naturali dei bimbi e delle bimbe”: com’è nata l’idea di stilare questo elenco di diritti?
Hai scritto diversi libri tra cui “La pedagogia della lumaca”. In cosa consiste?
Attualmente vivi a Belo Horizonte. Da dove viene l’amore per il Sudamerica?
L’intercultura è uno degli argomenti che ti sta più a cuore. Ora questa esperienza la stai vivendo direttamente…
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?